Alto tasso di celiachia nei pazienti con epatite autoimmune

 Gli sforzi precedenti per determinare i tassi di celiachia in individui con epatite autoimmune (AIH) hanno mostrato dati altamente variabili. Per ottenere dati migliori e sviluppare un quadro più chiaro del problema, un team di ricercatori ha recentemente deciso di valutare i tassi di celiachia negli individui con AIH.

Per il loro studio, il team ha impiegato due bibliotecari professionisti per cercare voci su PubMed, EMBASE, Cochrane e Web of Science Core Collection fino al 7 febbraio 2020. La loro ricerca ha prodotto quasi 2.500 pubblicazioni uniche che includevano uno qualsiasi dei termini "celiachia", “celiaci”, “transglutaminasi”, “glutine”, “gliadina”, “EMA”, “TTG” e “villosi” combinati con “autoimmune”, “epatite”, “ANA”, “SMA” o “LKM”. 


Il team ha quindi condotto una revisione sistematica basata sulle linee guida PRISMA. Hanno trovato 31 articoli idonei per la revisione del testo completo, 15 dei quali sono stati ritenuti pertinenti. Hanno incluso otto pubblicazioni nella loro analisi principale, utilizzando un modello ponderato per la varianza inversa a effetti fissi e determinando anche l'eterogeneità.

La loro analisi finale ha incluso 567 individui con AIH da otto studi, dove hanno trovato una malattia celiaca biopsiverificata equivalente a Marsh III in 23 individui, per un tasso di circa il 4%. Il tasso aggregato di celiachia nell'AIH era del 3,5%, più del triplo dei tassi di celiachia dell'1% riscontrati nella maggior parte della popolazione generale. Quando sono stati inclusi altri 15 studi su 1.817 pazienti affetti da AIH, in cui la malattia celiaca era stata diagnosticata tramite sierologia positiva senza biopsia, il tasso complessivo di malattia celiaca era ancora di circa il 3%. 

Questo studio mostra che i tassi di celiachia sono più alti negli individui con AIH rispetto alla popolazione generale. Il team dello studio raccomanda ai medici di prendere in considerazione lo screening per la celiachia nei pazienti con AIH.