Una delle raccomandazioni più diffuse in questi giorni è incentrata sui benefici legati al distanziarsi socialmente dagli altri. E sebbene questa possa essere una raccomandazione significativa, una spiacevole conseguenza sembra essere l'aumento dell'isolamento sociale.
L'isolamento sociale genera solitudine e la solitudine è pervasiva nella società moderna. La ricerca rivela profonde relazioni tra i livelli di solitudine e il rischio per varie condizioni di salute. Importante per la nostra attuale esperienza con COVID-19 è la relazione tra isolamento sociale e disfunzione immunitaria.
Nel podcast di oggi, intervistiamo il Dr. Danilo Bzdok e il Dr. Robin Dunbar, autori di una nuova recensione intitolata The Neurobiology of Social Distance. È un'affascinante esplorazione dell'importanza della nostra integrazione sociale e del nostro mantenimento del capitale sociale.
Ecco l'abstract di questa pubblicazione:
Mai prima d'ora abbiamo sperimentato l'isolamento sociale su scala così vasta come abbiamo avuto in risposta a COVID-19. Eppure sappiamo che l'ambiente sociale ha un impatto drammatico sul nostro senso di soddisfazione e benessere nella vita. In tempi di angoscia, crisi o disastro, la resilienza umana dipende dalla ricchezza e dalla forza delle connessioni sociali, nonché dall'impegno attivo nei gruppi e nelle comunità. Negli ultimi anni, le prove emerse da varie discipline lo hanno reso abbondantemente chiaro: la solitudine può essere la più potente minaccia alla sopravvivenza e alla longevità. Qui, evidenziamo i benefici dei legami sociali, le coreografie della creazione e del mantenimento dei legami, così come le basi neurocognitive dell'isolamento sociale e le sue profonde conseguenze per la salute mentale e fisica.
Questo podcast è molto speciale per noi perché questo è il centesimo episodio di The Empowering Neurologist , siamo raggiunti dal Dr. Austin Perlmutter, e questo è un argomento di fondamentale importanza che possiamo esplorare con due dei ricercatori più rispettati in questo campo sul pianeta. Godere.