La maggior parte delle donne celiache segue una dieta priva di glutine. Ma non sappiamo ancora molto sul potenziale impatto a lungo termine di una dieta priva di glutine sulla nutrizione, sulla composizione corporea e su altri fattori nelle donne con malattia celiaca.
Per comprendere meglio il problema, un team di ricercatori ha esaminato più da vicino questo problema. Il team ha studiato un gruppo di poco più di cinquanta donne saudite adulte con malattia celiaca, che avevano seguito una dieta priva di glutine per più di un anno. Lo studio ha incluso un'analisi completa dei dati antropometrici, dei livelli di vitamine B12 e D e un esame emocromocitometrico completo.
Anche se si tratta di un piccolo studio, i risultati sono preoccupanti. Questo perché tutti i pazienti erano carenti di micro e macronutrienti, tra cui vitamina D, acido folico, calcio e ferro. Inoltre, quasi la metà dei pazienti aveva ridotto il grasso corporeo totale, mentre quasi due su tre avevano livelli ridotti di grasso viscerale.
Sappiamo già che la maggior parte dei celiaci adulti soffre di carenze di micronutrienti. Abbiamo anche una buona idea di quali siano le carenze più comuni.
I risultati del team fanno eco a quelli di studi precedenti, che hanno dimostrato che gli alimenti senza glutine hanno spesso una qualità nutrizionale inferiore rispetto a cibi simili senza glutine. Ciò significa che le persone affette da celiachia che seguono una dieta priva di glutine possono essere a rischio di cattiva alimentazione o malnutrizione.
Per garantire una corretta alimentazione alle persone affette da celiachia, in particolare alle donne, è importante rimanere estremamente vigili nell'ottenere cibo con sufficiente nutrizione, fibre e altri nutrienti essenziali per promuovere una buona salute. Ciò può includere la collaborazione con un dietologo o un nutrizionista per creare un piano alimentare ben bilanciato e l'integrazione con vitamine e minerali, se necessario.
Le donne celiache che seguono una dieta priva di glutine e coloro che si prendono cura di loro dovrebbero prendere sul serio questo studio, condividerlo con il proprio medico o nutrizionista e adottare misure per assicurarsi che rimangano in buona salute.