Lo studio esplora il legame tra Covid-19 e celiachia

La celiachia è una malattia autoimmune caratterizzata da sintomi gastrointestinali e carenze nutrizionali. Sebbene i fattori genetici, in particolare l'associazione HLA, svolgano un ruolo significativo nel suo sviluppo, gli esatti fattori scatenanti ambientali rimangono poco chiari. 

Studi recenti hanno proposto le infezioni come potenziali fattori che contribuiscono. Con la pandemia di Covid19 che causa una risposta infiammatoria sistemica e colpisce il tratto gastrointestinale, i ricercatori della Svezia meridionale hanno deciso di indagare se l'infezione da Covid19 potesse aumentare il rischio di sviluppare la celiachia. 


Il gruppo di ricerca comprendeva Jesper Lexner, Ylva Lindroth e Klas Sjöberg. Sono variamente affiliati al Dipartimento di Gastroenterologia e Nutrizione, Dipartimento di Scienze Cliniche, Skåne University Hospital, Lund University, Malmö, Svezia; e la Divisione di microbiologia medica, Dipartimento di medicina di laboratorio, Ospedale universitario di Skåne, Università di Lund, Lund, Svezia.

La connessione tra Covid19 e celiachia

Per esplorare la potenziale associazione tra infezione da Covid19 e celiachia, i ricercatori hanno identificato tutti i pazienti, compresi bambini e adulti, nella contea di Skåne con biopsia di nuova diagnosi o celiachia verificata sierologicamente o test positivi per anticorpi transglutaminasi tissutali (tTGab) dal 2016 al 2021. Hanno anche identificato le persone che sono risultate positive al Covid19 utilizzando PCR o test dell'antigene nel 2020 e nel 2021.

Le scoperte

Durante il periodo da marzo 2020 a dicembre 2021, ci sono stati 201.050 casi di Covid19 a Skåne e, tra questi, 568 pazienti sono stati diagnosticati con malattia celiaca o avevano test tTGab positivi. È interessante notare che solo 35 di questi pazienti erano stati precedentemente infettati da Covid19.

Contrariamente alle aspettative iniziali, l'incidenza della celiachia verificata e della positività al tTGab è stata inferiore durante la pandemia di Covid19 rispetto a prima. I tassi di incidenza della celiachia erano rispettivamente di 21,1 e 22,4 casi per 100.000 persone/anno per i pazienti con e senza precedente infezione da Covid19.

Implicazioni dello studio

I risultati di questo studio suggeriscono che l'infezione da Covid19 non è un fattore di rischio significativo per lo sviluppo della malattia celiaca. Mentre ricerche precedenti hanno indicato che le infezioni gastrointestinali possono svolgere un ruolo nella patogenesi della malattia celiaca, le infezioni respiratorie, come quelle causate dal virus SARSCoV2, sembrano avere minore rilevanza a questo proposito.

Limiti dello studio

È importante notare che questo studio si è concentrato su una regione specifica della Svezia meridionale e che i risultati potrebbero non essere generalizzabili ad altre popolazioni o aree geografiche. 

Ulteriori ricerche che coinvolgono popolazioni più ampie e diversificate sono giustificate per convalidare questi risultati. Inoltre, lo studio non ha esplorato i potenziali meccanismi alla base della connessione tra infezioni gastrointestinali e patogenesi della celiachia, evidenziando la necessità di future indagini in questo settore.

Comprendere i trigger ambientali e i fattori di rischio associati alla celiachia è fondamentale per migliorare la diagnosi, il trattamento e le strategie di prevenzione. Sebbene la pandemia di Covid19 abbia posto sfide significative in tutto il mondo, questo studio suggerisce che l'infezione da Covid19 non aumenta il rischio di sviluppare la celiachia.