La ricerca è stata condotta come revisione retrospettiva e trasversale dei grafici. I pazienti con diagnosi confermata di psoriasi sono stati identificati attraverso le cartelle cliniche elettroniche della clinica dermatologica. Le cartelle sono state meticolosamente riviste per documentare la presenza di altre malattie autoimmuni, tra cui ipotiroidismo, ipertiroidismo, alopecia areata, vitiligine, dermatite atopica e malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn e la celiachia. L'approvazione etica è stata concessa dal comitato di revisione istituzionale del Centro internazionale di ricerca medica King Abdullah.
Nello studio sono stati inclusi un totale di 839 pazienti, con una maggioranza femminile del 56,4%. La fascia di età con la più alta prevalenza di psoriasi era quella compresa tra 31 e 50 anni, comprendente il 37,1% dei pazienti. Lo studio ha rilevato che il 6,8% dei pazienti presentava ipotiroidismo, rendendolo la malattia autoimmune associata più comune. Seguono l'alopecia areata (3,6%) e la dermatite atopica (2,9%). L’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico e le malattie infiammatorie intestinali erano notevolmente meno comuni in questa coorte.
Lo studio rivela che un numero significativo di pazienti affetti da psoriasi soffre anche di altre malattie autoimmuni, tra cui i disturbi della tiroide sono i più diffusi. I risultati sono coerenti con altre ricerche che suggeriscono una maggiore suscettibilità alle condizioni autoimmuni tra i pazienti affetti da psoriasi. Ad esempio, sono state spesso osservate malattie autoimmuni della pelle come l'alopecia areata e la vitiligine. La comunanza dei meccanismi di risposta immunitaria di queste malattie potrebbe spiegare la loro cooccorrenza. In particolare, il ruolo dei processi mediati dalle cellule T e del rilascio di citochine, come il fattore di necrosi tumorale alfa e le interleuchine, è fondamentale sia nella psoriasi che in altre condizioni autoimmuni.
Nonostante i suoi preziosi risultati, lo studio presenta diversi limiti. Trattandosi di uno studio retrospettivo monocentrico, i risultati potrebbero non essere generalizzabili ad altre popolazioni. Inoltre, fare affidamento su diagnosi documentate nelle cartelle cliniche potrebbe portare a dati sottostimati o mancanti. Un approccio più ampio e multicentrico fornirebbe una comprensione più completa della prevalenza e dell’associazione delle malattie autoimmuni con la psoriasi.
Questo studio sottolinea l’elevata prevalenza di malattie autoimmuni tra i pazienti affetti da psoriasi, di cui i disturbi della tiroide e le condizioni autoimmuni della pelle sono i più comuni. Per le persone affette da celiachia, questi risultati sono particolarmente rilevanti. Comprendere la natura interconnessa dei disturbi autoimmuni può aiutare a gestire meglio la propria salute e ad anticipare potenziali complicazioni. Evidenzia inoltre l’importanza di approcci terapeutici completi che affrontino simultaneamente più condizioni autoimmuni.
Riconoscendo queste associazioni, gli operatori sanitari possono migliorare l’accuratezza diagnostica e i piani di trattamento, migliorando in definitiva la qualità della vita dei pazienti affetti da malattia celiaca e altre patologie autoimmuni. Sono necessarie ulteriori ricerche in popolazioni diverse e in contesti più ampi per convalidare questi risultati ed espandere la nostra comprensione delle interazioni delle malattie autoimmuni.
Per saperne di più: cureus.com