"La maggior parte delle persone non ha bisogno di multivitaminici o integratori. Se segui una dieta ben bilanciata e puoi mangiare cibi nutrienti, frutta, verdura, ecc., non hai bisogno di un multivitaminico o di un integratore", afferma Silvis. "La risposta generale è che la maggior parte delle persone non ne ha bisogno, nonostante l'industria multimiliardaria che è l'industria delle vitamine. Ma ci sono popolazioni di individui che hanno bisogno di prendere in considerazione un multivitaminico o un integratore. E questo è individualizzato."
Sebbene il fascino degli integratori vitaminici sia innegabile, soprattutto in un mondo in cui la consapevolezza nutrizionale individuale è in aumento, Silvis sottolinea che potrebbero non essere essenziali per tutti. Le donne incinte, i pazienti affetti da osteoporosi e gli individui affetti da patologie come la celiachia possono trarre beneficio da integratori mirati, ma per la persona media è sufficiente una dieta completa.
Esempi di questi includono donne incinte che potrebbero aver bisogno di più acidi folici di quelli che otterrebbero con la loro dieta normale; pazienti affetti da osteoporosi che potrebbero trarre beneficio dal calcio e dalla vitamina D; e vegani o coloro che soffrono di celiachia che potrebbero aver bisogno di un multivitaminico contenente una combinazione di integratori come ferro, B12, vitamina D, rame e zinco.
Silvis mette in guardia contro la mentalità “più è meglio”, evidenziando i rischi di un eccesso di integrazione. Ad esempio, un sovradosaggio di vitamina A può portare a gravi complicazioni come danni al fegato, mentre un’assunzione eccessiva di vitamina C può causare disturbi gastrointestinali.
Anche gli integratori ampiamente accettati come la vitamina C, pubblicizzata per la sua presunta capacità di scongiurare il raffreddore, mancano di prove concrete di efficacia. Silvis sottolinea che per soddisfare le esigenze alimentari quotidiane è fondamentale una dieta sana, non gli integratori.
Esistono però delle eccezioni, soprattutto nel campo dell’atletica leggera. Gli atleti ad alta intensità, il cui allenamento rigoroso richiede un maggiore apporto proteico, possono trarre beneficio da integratori come i frullati proteici. Tuttavia, Silvis sottolinea che questi non sono necessari per tutti, soprattutto per gli atleti occasionali. I bambini che praticano sport ricreativi non hanno bisogno di frullati proteici, afferma Silvis.
Per coloro che sono irremovibili nell'uso degli integratori, Silvis offre indicazioni sulla selezione di prodotti sicuri. Cerca il marchio verificato dalla Farmacopea degli Stati Uniti e la certificazione NSF Certified for Sport, assicurando che il contenuto del prodotto corrisponda a quanto riportato sull'etichetta e che sia privo di contaminanti dannosi.
In definitiva, la decisione di utilizzare gli integratori dovrebbe essere informata e individualizzata. Sebbene possano offrire benefici in determinate circostanze, una dieta equilibrata rimane la pietra angolare di una buona salute, soprattutto per le persone affette da patologie come la celiachia.
Maggiori informazioni su medicalxpress.com