Buon pomeriggio, mi piacerebbe avere un confronto. Bimba celiaca, diagnosi 1 anno e mezzo fa ( valori da oltre 1100 a circa 30, quindi non ancora negativi). Lei è di buon appetito, in casa tutti molto attenti ad evitare contaminazioni…quando si viaggia o

Membro: Buon pomeriggio, mi piacerebbe avere un confronto. Bimba celiaca, diagnosi 1 anno e mezzo fa ( valori da oltre 1100 a circa 30, quindi non ancora negativi). Lei è di buon appetito, in casa tutti molto attenti ad evitare contaminazioni…quando si viaggia o si cena fuori e’ capitato che poi avesse sintomi da contaminazione nonostante la scelta accurata dei posti. Non vorrei privarla della socialità e della bellezza di viaggiare ma non nascondo che ogni volta bisogna incrociare le dita. La perplessità è questa.. capita che abbia periodi di assenza di sintomatologia e periodi in cui si presenta il vomito tipo 2 volte in un mese. A volte posso pensare ad una contaminazione ma a volte sembra attraversare giorni di digestione più lenta ( eruttazioni frequenti) qualche mal di testa e quando va male anche episodio di vomito. Mi chiedevo quindi se anche altri avessero periodi di alternanza di sintomi magari a prescindere dal tema contaminazione o se questo può dipendere dal fatto che non sia ancora negativa. Grazie a chi vorrà condividere la sua esperienza
Mariagiovanna: Non è detto che dipenda dalla celiachia. Se questi episodi continuano, sarebbe meglio farla valutare da un gastroenterologo. Sicuramente non ha fatto la gastroscopia per la diagnosi, visti i valori decisamente alti. Ma se persiste, questa situazione va valutata attentamente .Io almeno mi comporterei cosi, fosse una mia paziente.
-- Cristiana: Mariagiovanna perché pensi alla gastroscopia (sono una collega) non è più facile si tratti di disbiosi legati ai cibi senza glutine?
-- Mariagiovanna: Cristiana ciao. Per esperienza, no. Non dico che non possa essere, ma i casi di vomito frequenti e protratti nei pazienti celiaci, in molti casi sottendono frequenti virosi, legate ai deficit di immunoglobuline (soprattutto IgA) che si risolvono in breve tempo, ma sono invalidanti perché tendono a ripresentarsi frequentemente; ma non bisogna mai dimenticare che la celiachia è correlata anche alla gastrite autoimmune; ecco perché ogni anno, almeno fino ai 25 anni, e poi ogni 3 anni, è bene valutare l’autoimmunità correlata alla celiachia. Per mia esperienza, questo tipo di situazioni è spesso di natura funzionale, ma purtroppo, sempre più, dopo i 20-25 anni, mi trovo a diagnosticare la gastrite autoimmune. È vero che bastano gli autoanticorpi, ma se la sintomatologia non regredisce con la terapia, io credo che una gastro sia indispensabile.
-- Membro: La ringrazio per il suo consiglio. A settembre abbiamo il controllo e le relative analisi. Ne parlerò con il Gastroenterologo in maniera più approfondita. La bimba non ha effettuato gastroscopia come da protocollo, il deficit di immunoglobuline di cui parla sarebbe già emerso dalle analisi o è necessaria la gastroscopia? Grazie ancora
-- Membro: Membro aggiungo che negli esami sia le iga che le igg sono nella norma
-- Mariagiovanna: Membro perfetto. Facci sapere
-- Anonimo: Rispondi a Mariagiovanna...
Patrizia: Falla controllare da gastroenterologo test intolleranza al lattosio fatti?ingegnere va a braccetto con celiachia
-- Membro: Patrizia no non ha reputato necessario farli, controlla periodicamente gli aspetti legati a glicemia e tiroide
-- Anonimo: Rispondi a Patrizia...