Buondì, ieri ho comprato le gustosissime rosette DS. Le ho prese in un negozio specializzato EUR 4.59. Il giorno dopo mi trovavo all'esselunga e nel reparto...
Buondì, ieri ho comprato le gustosissime rosette DS. Le ho prese in un negozio specializzato EUR 4.59. Il giorno dopo mi trovavo all'esselunga e nel reparto surgelati trovo le stesse rosette a EUR 2.39.
Ora, qualcuno riesce a spiegarmi questa differenza abissale di prezzo? L'esselunga non penso faccia beneficienza e cosi ci ritroviamo con il potere d'acquisto più che dimezzato su moltissimi prodotti (vedi anche ovetto farmo anche li 2EUR di differenza).
A questo punto sarebbe utile poter spendere il buono nei grandi centri commerciali, anche lo stato, forse gli conviene svegliarsi! (13:40:50 25-03-2012)
Shuela : Qui in emilia romagna si può
Stella : Si Francesca sarebbe bello ma purtroppo qui in brianza, non si puo. E snon reiesco a capire il perche!!!!!!!..<3
Francesca : La stessa cosa quì in Sicilia:. Io trovo la pasta al SimplY della Molino di Ferro a E 1.98 gr 250 mentre nei negozi specializzati E 2.69!!! Sarà che è più cara poichè c'è il rimborso ASL!!!
Sonia : Nelle farmacie di tutta l'Italia il prezzo dei prodotti è uguale ed è stabilito sulla base di una Banca Dati, a cui eventualmente la farmacia applica uno sconto. Al supermercato invece è la catena nello specifico che stabilisce il prezzo di vendita, proponendo offerte e prezzi in genere più bassi che nelle farmacie. I negozi specializzati funzionano un po'come i supermercati, ma essendo piccola distribuzione i prezzi lievitano.
Francesca : Non penso sia piccola distribuzione.. in proporzione un negozio specializzato vende più rosette dell'esselunga perchè abbiamo il buono che possiamo spendere solo li.. per la legge economica se ordino 100 pezzi dovrebbe essere diverso che 10 avrei diritto ad uno sconto...è questo che mi chiedo.. 2 EURO su ogni prodotto è eccessivo.. che sia proprio un lucrare su un disagio altrui?
Sonia : Grande distribuzione= supermercati. Piccola distribuzione=negozi al dettaglio e altro. Ovviamente i prezzi non possono competere. e comunque si è assurda la situazione, almeno in Lombardia per quanto mi riguarda.
Francesca : Io sono in lombardia.. ripeto l'esselunga per esempio sulla barilla rispetto al pristinaio può avere prezzi più bassi... ma in questo caso è il contrario.. penso che una catena di negozi senza glutine paghi meno il prezzo del prodotto perchè ne ordinerà di più.. spero che la situazione cambi presto perchè davvero ci fregano il 50% del nostro potere d'acquisto.. e mi chiedo sta caspita di rosetta quale sarà mai il suo valore reale!?!?
Tutti : la GDO compra a prezzi molto più bassi e questo non perchè compra di più ma semplicemente perchè così ha deciso l'azienda. Il negozio compra a prezzi più alti. Il negozio rivende a prezzi imposti dalla ditta e dal ministero della salute la GDO vende al prezzo che gli pare. Inoltre, alla GDO risparmi magari sulle rosette DS ma su tantissimi altri prodotti spendi molto di più. Il negozio ha il prodotto artigianale fresco e particolare, la GDO ha solo grandi marchi che si possono permettere di stare su quegli scaffali. Il problema, quindi, non è il piccolo negozio ma le aziende che decidono ciò che gli fa più comodo. :)
INostri : Il post lascia presupporre che il negozio specializzato possa acquistare dalle aziende allo stesso prezzo (se non inferiore) della GD, salvo poi applicare prezzi al pubblico "da furto". Fuori Di Glutine è stato molto esauriente nella spiegazione delle dinamiche commerciali. Francesca Rullo perchè è ammissibile che la Barilla costi meno al supermercato rispetto al negozio di vicinato e non può esserlo per i prodotti senza glutine?
Francesca : Perché io non sono celiaco per scelta.. Detto questo mi pare assurdo 2 euro in più.. Spero che tutte le regioni si adeguino all emilia Romagna in modo da poter spendere dove costa meno.. Il fatto delle cose artigianali non era neanche mensionato perché appunto non c era il paragone quelle o le prendi così o nulla vedi colomba sg 14,90 Euro più di una colomba di pasticceria
INostri : Ci sono molte patologie che esigono un'alimentazione specifica ma non per questo prevedono alimenti erogabili dal SSN (alimenti a basso contenuto glicemico, aproteici ecc non costano certo di meno dei senza glutine, anzi!) e nemmeno chi ne è colpito lo è per scelta. I negozi hanno ragione di esistere non tanto per la voglia improvvisa della colomba da € 14,90 ma per tutta una serie di servizi garantiti...Logico che si cerchi di risparmiare, ma sarebbe opportuno venissero individuati ed additati i veri responsabili di queste politiche aziendali.
Francesca : No mi è stato chiesto perché la barilla è giusto che in un posto costi più ed in un altro meno.. In quel caso posso scegliere dove andare o cambiare la marca in questo specifico no.. Perché per poter usare i 99 euro che lo stato passa al celiaco posso solo andare in questi posti...come non ho messo io in discussione i prodotti artigianali che ci sono nei negozi.. Io mi sento colpito come consumatore.. Perché è un business come ce ne sono tanti che colpisce una necessità che in questo caso mi interessa direttamente non per questo sottovaluto le altre patologie.. Il mio discorso era mirato ai prodotti commerciali senza glutine non a quelli artigianali ne a quelli per altre categorie di soggetti. Ripeto mi auguro che lo stato che viene fregato dalle aziende apra gli occhi e ci lasci liberi di poter spendere i buoni ovunque possiamo risparmiare ne per vicoli territoriali ne altro
Marylise : Resta da vedere se lo stato viene realmente "fregato" dalle aziende (ne dubito) oppure se piuttosto, nel rincaro è compresa magari una "mazzetta"... il che spiegherebbe perché i buoni si possono spendere in determinati posti piuttosto che in altri. Ma forse sono io la "cattiva"!
Cecilia : ma L'AIC in tutto questo cosa sta facendo?
Francesca : Cecilia ottima domanda...
INostri : Già, L'AIC che così tanto tutela i celiaci, cosa sta facendo?
INostri : Francesca Rullo anche nel senza glutine si può risparmiare scegliendo altre marche rispetto alle "solite note". A Marylise Veillon consiglio di documentarsi circa le modalità e le tempistiche per avere la possibilità di ritirare i buoni (e sopratutto di ricevere i rimborsi) per i negozi convenzionati, lo strapotere delle grandi aziende produttrici, l'indotto che smuove il senza glutine...La stragrande maggioranza dei commercianti si tiene debitamente alla larga dall'aver a che fare con le Ulss...
Francesca : Ti garantisco che la differenza è minima a meno che non compro la pasta al supermercato.. Ovvio che difendi il tuo lavoro io difendo il mio diritto a poter spendere dove costa meno per avere più prodotti fino a quando ci stanzieranno il buono.. Le paste sconosciute o meglio artigianali costano ancora di più! I negozi gluten free hanno indotti sicuri ogni mese perché tutti verrano a spendere tutta la ricetta nello stesso negozio visto che provare a comprare con la tessera in posti diversi è praticamente impossibile. Che poi le asl rimborsino tardi è un altro paio di maniche
INostri : E' naturale che io difenda il mio lavoro così come lo è il fatto che tutti i celiaci vorrebbero poter acquistare quanti più prodotti possibili con il buono. E' un sistema che andrebbe smantellato dalle fondamenta, le associazioni che dovrebbero tutelare i diritti dei celiaci lo stanno davvero facendo?