Buongiorno Regola delle regole:Pubblichiamo post di luoghi solo se il ristorante assicura la non contaminazione, informato AIC o non informato AIC. Ricordo a tutti che su questo gruppo ci sono persone, compresa me, che molto spesso mangiano in posti non
Celiaca: Buongiorno Regola delle regole:Pubblichiamo post di luoghi solo se il ristorante assicura la non contaminazione, informato AIC o non informato AIC. Ricordo a tutti che su questo gruppo ci sono persone, compresa me, che molto spesso mangiano in posti non inseriti nel circuito AFC, non informati AIC che sono molto sicuri perché il ristoratore è sensibile all’argomento, conosce il problema, e mette in pratica tutte le competenze del caso!Quindi non sono ammessi ristoranti dubbi!Grazie 
Vincenzo: Le regole ci sono e le accetto. Mi permetto solo di condividere un mio pensiero. Spesso i locali che non sono nel circuito sono più sicuri di quelli che invece hanno una targhetta appesa fuori attirando celiaci e poi non sono realmente formati ad affrontare il problema. Tanti locali scelgono di non pagare quella targhetta mantenendo i prezzi più onesti invece di approfittare di gente che deve mangiare per forza quella tipologia di cibo!Il gruppo serve ad ampliare la conoscenza di questi locali non serve conoscere quelli che sono presenti in una lista.
Sabrina: Vincenzo concordo con te,infatti ha parlato anche di locale non informato AIC , l importante è che garantiscano la non contaminazione
Celiaca: Sabrina grazie
Celiaca: Vincenzo eh la penso come te ecco perché ho fondato questo gruppo
Celiaca: Vincenzo credo tu abbia letto male il post
Vincenzo: Celiaca ti chiedo scusa hai ragione ho letto male
Celiaca: Vincenzo scherzi?!?Tranquillo lo avevo capito
Boris: Anche io la penso come Celiaca e mi taccio perché per dirla alla Blade Runner... ho visto cose voi umani...
Celiaca: Boris una delle cose che mi capitò in un locale informato: una bella pasta di farro e non aggiungo altro
Anna: Celiaca a me volevano rifilare pasta (normale)in bianco
Paolo: Celiaca spero tu lo abbia segnalato ad aic
Luciano: Vincenzo Ti informo che per far parte del circuito AIC un ristorante non paga NULLA. "Quella targhetta" è gratuita! Noi associati da 9 anni.
Enrico: Luciano e si mangia anche bene!
Nina: Vincenzo davvero si paga la targhetta?
Vincenzo: Nina a me è stato detto di sì da alcuni ristoratori ma Luciano sembra del settore e smentisce
Luciano: Vincenzo Vincenzo, ti garantisco che non abbiamo mai pagato un euro. Mandano un funzionario (variano, mai gli stessi) ogni 6 mesi per controllare ingredienti, metodo di stoccaggio, possibili contaminazioni, criticità, chiedono se i dipendenti sono informati, ecc. Noi non abbiamo questo tipo di problematiche perché da 9 anni il nostro ristorante è solo ed esclusivamente gluten free, zero problemi di contaminazione.
Dani: Sono celiaca ed ho avuto un ristorante “con targhetta “ per nove anni. Oltre alla ricerca continua di un menù che fosse quasi tutto senza glutine (ahimè non trovavo le trofie), cercavamo di dare il massimo per non far sentire un celiaco diverso dagli altri commensali. La famosa targhetta non costa nulla, ma viene assegnata dopo aver fatto un apposito “corso” informativo sulla celiachia, i cibi idonei e la contaminazione. Dopodiché si viene monitorati annualmente da un incaricato che ispeziona il locale e verifica la correttezza delle procedure e dello stoccaggio dei prodotti. Quando vengono segnalati problemi, anche dai clienti, il locale può essere cancellato dal circuito. Verificate sempre che ci sia la targhetta del 2023. Concordo comunque che sono tanti i ristoranti che non fanno parte del circuito ma sono informati e attentissimi al nostro problema
Celiaca: Dani grazie
Elena: Vincenzo infatti nel post parla informati aic e non
Celiaca: Elena si si aveva letto male
Anna: Vincenzo cerchiamo di essere obiettivi comunque: un ristorante aderente AIC deve seguire dei corsi e viene monitorato almeno annualmente. Gli altri si arrangiano (so che esistono regioni che richiedono corsi ASL ma non ovunque). Quindi puoi trovare operatori cialtroni ovunque ma almeno quelli AIC devono seguire dei corsi. Purtroppo per lavoro devo andare in posti non AIC ma adesso che ne ho trovato uno serio gli chiederò di aderire, anche per dargli più visibilità. Dietro c'è un grosso lavoro di centinaia d volontari e di operatori molto seri (il che chiaramente nn esclude che ci siano operatori serissimi nn aderenti ad AIC)
Vincenzo: Anna ti ringrazio per il tuo pensiero. Non rispondo quando c’è di mezzo AIC perché si aprono solo discussioni in quanto sono molto contrario a questa associazione e quello che fa! Grazie ancora
Celiaca: Anna anche io no replico perché ho amici seri all’interno dell’Associazione ma ero iscritta tanti anni fa ed ora non lo sono più per scelta e per discussioni avute in passato. Vado in posti informati e non ma di certo dove non ci sono cialtroni ne in uno e ne in altro
Anna: Celiaca capisco, il problema è sempre quando si va in zone nn conosciute... e poi è una questione di probabilità. Nessuno scrive sull'insegna: "venite da me che sono un cialtrone"
Concetta: Io ho una pasticceria solo senza glutine e vado nei locali solo se ci sono celiaci in famiglia!Il corso Aic di sole quattro ore non basta! Spesso fanno pasticci ed io come altri stiamo davvero male!
Celiaca: Concetta si infatti! Sai che cosa penso? A Chiunque debba aprire un ristorante, bar, pasticceria e quant’altro, inserirei un corso per il senza glutine nell’HCCP e e poi un approfondimento per chi vuole aprirlo informato AIC (e non di sole quattro ore )
Elisa: Celiaca ci sono già delle parti dedicate alla celiachia nei corsi HCCP
Elena: Celiaca non sapevo che era solo di quattro ore per poter mettere fuori una targhetta…che presa in giro
Anna: Elena ti posso dire come si fa in Trentino: dopo il corso di mezza giornata per cuoco e responsabile sala una biologa professionista (pagata da AIC) visita la struttura, la cucina, la zona buffet, suggerisce come organizzare dispensa, pian di lavoro, cella frigo e freezer in modo da evitare la contaminazione. Poi c'è un pasto in cui una persona controlla la sala e una presiede la cucina. Se tutto va bene si firma un protocollo in cui il ristoratore si IMPEGNA a seguire le modalità di lavoro considerate sicure. Poi ogni sei mesi/un anno c'è una visita di monitoraggio a cura di due volontari opportunamente formati e regolarmente aggiornati. La visita è un'occasione anche per rispondere a dubbi, richieste ecc. C'è tanto lavoro dietro a quella che hai definito "presa in giro"
Silvia: Sto trovando molto utile questo gruppo, proprio perché va oltre la segnalazione aic che spesso non è sinonimo di qualità. Brava
Elisa: Questo gruppo è stata una scoperta eccezionale per me, che per tanto tempo faticavo a trovare posti dove mangiare. Ringrazio tutti per esserci!
Silvia: Se non siamo direttamente dentro le cucine ogni volta che preparano pietanze senza glutine è impossibile dare testimonianze sicure al 100%. Tanto più che in questo posto si consigliano hotel e ristoranti incrociati una volta nella vita in vacanza. Anch’io vorrei la certezza, ma pretenderla da noi comuni mortali è impossibile
Celiaca: Si, lo è ovunque, e come ho scritto già, la certezza puoi averla solo nei locali, laboratori che fanno ESCLUSIVAMENTE senza glutine.
Celiaca: In altri, Aic o non Aic non la possiamo avere. Anche nei gruppi dove vengono pubblicati solo posti Aic ci si passa spesso solo per una cena o per vacanza, quindi grossa differenza non c'è.
Andrea: Ringrazio Celiaca per aver fatto questo post, in quanto ha chiarito, dalle sue esperienze dirette, che ci sono molti locali preparatissimi nel proporre piatti senza glutine, pur non facendo parte del circuito AIC.Dico questo in quanto gestisco un ristorante totalmente gluten free pur non facendo parte del circuito AIC, la nostra garanzia sta semplicemente nell'utilizzo di materie fresche e ovviamente senza glutine.
Celiaca: Andrea Grazie a te e a tutti coloro che hanno questo servizio, che fanno star sereno il celiaco mangiando anche con gli altri senza che nessuno si senti escluso.Grazie
Andrea: Celiaca da parte nostra, più che un servizio è una MISSIONE!
Andrea: Celiaca e invece grazie a te per questo meraviglioso servizio che ci offri, permettendoci di conoscere locali veramente attenti a questo delicato argomento, che sia senza glutine che senza lattosio
Laura: Si, mi sono ritrovata in un ristorante sensibile all'argomento, non aic, ma che ci sta attento dove mi ha servito un'insalata di farro e la pizza la cuoce dentro il forno a legna dove cuoce le altre pizze, l ho scoperto alla terza volta che ho vomitato perché ho iniziato ad indagare! Mi dispiace ma l'ignoranza dilaga e anche la non sensibilità sull'argomento, quindi, se non è aic, ci vado ma interrogo il personale, in base a come mi rispondono decido cosa mangiare e se mangiare!
Celiaca: Laura è giustissimo, anche io faccio la stessa cosa
Silvano: Laura credimi se ti dico che la stessa cosa potrebbe succedere in un locale Afc
Silvano: concordo perfettamente con Arianna!!!.. In tutti questi anni ne ho viste di cotte e di crude... quindi cercate di approfondire personalmente e tenete gli occhi aperti perché la sicurezza ( salvo locali separati o esclusivi) non è sempre certa!!!
De: Però, anche quando abbiamo "mangiato sicuro", io consiglio sempre di chiamare e anche all'arrivo nel locale, di ricordare sempre il problema. Perché basta un attimo di distrazione e la si paga molto cara.
Celiaca: De certo, quello sempre!!!!!
Marina: Il problema è che qui parliamo di viaggi e all'estero il tema della contaminazione è gestito spesso in modo diverso.
Celiaca: Marina si fa quel che si può a costo di viaggiare ed imparare tutte le lingue del mondo ed entrare nelle cucine
Fabio: Parole Sante
Elena: Bravissima altrimenti non ha senso
Patrizia: Sono d'accordo con Voi però io conosco in provincia di Trento delle pizzerie non iscritte AIC però hanno doppio forno e attenti alla contaminazione vedi per esempio Puzzeria Marosi ad Arco di Trento
Valerio: Esattamente
Pietro: Visto che posti quasi totalmente locali fuori dal circuito AIC, per valutare "tutte le competenze del caso" del locale che visiti, come ti regoli?Come ti regoli tu per definire un locale sicuro e l'altro meno?È una domanda seria, per capire come valutareGrazie
Celiaca: Pietro parlo seriamente con il proprietario, ma non solo nei locali non informati anche in quelli informati. Se iniziano chiedendomi di che grado sei, o altri affermazioni simili lascio perdere… Se mi dicono che ci mettono tutta l’attenzione del mondo mangio e lo consiglio, qui sul gruppo, altrimenti no essendo molto sintomatica non rischio e non faccio rischiare gli altri 
Lucrezia: Pietro ecco vorrei saperlo pure io visto che sono stata in posti che si dicevano informati e poi non lo erano davvero... una volta mi capitò in un hotel che si diceva molto informato (ma non aic) che mi diedero dei crostini con il glutine, e il capocameriere che mi diceva sempre "tutto ciò che è da questo lato del tavolo lo può mangiare" con nonchalance poi mi venne a dire "eh ma il cameriere si è sbagliato, può capitare" si peccato che io abbia dovuto prendere d'urgenza antistaminici e cortisone (sono allergica al glutine e vado in shock anafilattico) un'altra volta in un ristorante che al telefono mi avevano detto essere informati preparati e sicuri, poi una volta arrivata il cameriere mi ha detto che non avevano un'area separata ma solo una pentola e una padella appositi ma che comunque non potevano garantirmi la non contaminzione perchè "può capitare che volino delle briciole di pane" un'altra volta in una gelateria usavano coni con glutine sopra il gelato e per chi era celiaco non lo raschiavano per prendelo sul fondo, ma come per tutti gli altri; un'altra volta chiamando una pizzeria che dicevano di fare anche primi sg, ma poi mi hanno detto che davano la pasta al kamut! E potrei raccontarne altre.....purtroppo per mia esperienza personale anche parlando al telefono con ristoratori che si dicono informati, poi spesso non lo sono davvero, e io rischio lo shock anafilattico....
Celiaca: Lucrezia purtroppo queste cose capitano in locali sia informati che non informati, e sottolineo purtroppo
Pietro: Lucrezia esattamente! I locali con logo AIC offrono una garanzia certamente superiore, anche se non sono infallibili, e si assumono la responsabilitá, ANCHE LEGALE, di somministrare alimenti gf. Questi vanno scelti in prima battuta!Gli altri locali, non AIC, possono anche essere più preparati e bravi dei primi, purtroppo lì ci assumiamo NOI il rischio di una eventuale contaminazione.L'esperienza ci porta a capire a naso quando siamo di fronte a incompetenti (...dipende dal grado...), altre volte si spacciano per fenomeni per accaparrarsi il cliente e poi sul posto offrono pochi pasti e miseri. L'unico modo é fare più domande possibile al ristoratore, per capire le loro procedure in cucina, e sottolineare chiaramente che in caso di contaminazione ci si sente male (9 volte su 10 si tirano in dietro dicendo che non possono garantire l'assoluta certezza perchè bla bla bla).Spero anche io che vengano postati solo locali realmente provati di persona, ma in ogni caso chiedere sempre, sino allo sfinimento e non solo al titolare per la cucina, ma soprattutto al cameriere che raramente è un professionista e di solito lo fanno come lavoro stagionale o occasionale, quindi preparazione 0
Lucrezia: Pietro la penso al 100% come te! Tutto ciò che penso anche io....
Lucrezia: Celiaca Sarò stata "fortunata" che in locali informati aic non mi è mai capitato..... poi come diceva Pietro, se sono informati aic la responsabilità legale è loro se sto male, cosa che invece non si ha in locali non informati aic....
Celiaca: Pietro la sicurezza della non contaminazione non te la potrà mai dare nessuno, informati o non informati a meno che non abbiano laboratori, cucine esclusivamente per il senza glutine altrimenti, visto che non è obbligatorio per la nostra associazione avere doppia cucina, doppio tutto il rischio c’è anche lì
Martin: Celiaca Il Ristorante Flora di Verona può darti la certezza assoluta, da 9 anni solo ed esclusivamente gluten free, zero contaminazione, associato AIC.
Pietro: Martin questo è il sogno ricorrente di ogni celiaco!
Martin: Pietro Sono fortunato perché abito a Verona e il Flora è il solo ristorante in Italia solo gluten free e vegano. Sono celiaco e vegan. Che c....o che ho.
Celiaca: Martin non solo, ce ne sono altri per fortuna Io celiaca e intolleranza severa al lattosio
Celiaca: Martin tra l’altro è ottimo!!!Provato!!!!
Martin: Celiaca Per cortesia puoi dirmi quali sono esclusivamente vegan e gluten free? Mi piacerebbe saperlo, così ci vado. Grazie.
Celiaca: Martin io vivo in provincia di Roma
Celiaca: Ciao, comunque scusami, ma qui si pubblicano locali informati e non. Io preferisco fare ricerca di altri locali, anche nei paesi sperduti, perché secondo me ci perderemmo tante prelibatezze che alcuni ristoranti ti offrono. Poi vige la regola che ognuno ha libera scelta di fare come vuole, io per conto mio, essendo molto sintomatica (e non ho mal di pancia ma le mie reazioni sono molto avverse) sono molto scrupolosa nello scegliere, e consigliare locali, questo sia chiaro.
Pietro: Celiaca sisi, non voleva essere una accusa anzi. Ben venga segnalare e consigliare locali fruibili, AIC e non. l'unica cosa é che ciò venga fatto con scrupolo ed esperienza diretta, non sul sentito dire. Tu sei molto scrupolosa anche nella descrizione infatti.Ho sottolineato ciò perché altrove mi é capitato fi leggere post su locali in modo mlt superficiale, cosa sbagliata e pericolosa e a volte caldeggiata anche dai titolari dei locali per farsi pubblicitá facile.Qst gruppo serve proprio a qst scopo credo!
Pietro: Celiaca scusami ma non so il tuo nome quindi posso solo rispondrre a Celiaca in tour
Celiaca: Pietro Arianna, piacere!!!presto ripubblico il post dove mi presento
Pietro: Arianna, naturalmente grazie per i tuoi consigli