Buongiorno a tutti, grazie per avermi accettata nel gruppo!Ieri sono andata al Lidl e due prodotti hanno attirato la mia attenzione. Chiedo conferma del mio ragionamento: nella lista non è presente nessun ingrediente che contenga glutine e non sono presen
Cristina: Buongiorno a tutti, grazie per avermi accettata nel gruppo!Ieri sono andata al Lidl e due prodotti hanno attirato la mia attenzione. Chiedo conferma del mio ragionamento: nella lista non è presente nessun ingrediente che contenga glutine e non sono presenti gli allergeni che, a quanto ne so, DEVONO essere obbligatoriamente dichiarati.Quindi, a mio avviso, questi prodotti non sono a rischio anche nel caso di un'eventuale contaminazione crociata (dosi minime, ben al di sotto della soglia consentita anche dai prodotti glutenfree).Giusto?
Monica: Allora le gallette non hanno rischio di contaminazione crociata perché sono menzionate le tracce.
Monica: L altro prodotto non le menziona , le possibili tracce in ogni caso sarebbero davvero una cosa infinitesimale
Silvio: Vanno bene entrambe. Sulla contaminazione crociata c’è molto da dire… come se le aziende qualora abbiano impianti “in comune” non puliscano tutti gli strumenti industriali… se tutto questo scenario (drammatico) fosse vero… nessun allergico al mondo potrebbe fare la spesa. Se vedi i post Norvegia e Danimarca loro autorizzano un consumo moderato anche quando c’è scritto tracce di grano perché dai loro campionamenti sono valori (se presenti) molto bassi. Dobbiamo anche specificare che la volontarietà della non comunicazione , secondo la normativa ,riguarda contaminazioni “occasionali e involontarie “ quindi non sono una PRASSI contro gli allergici…. Di conseguenza in realtà potrebbero anche non esserci MAI contaminazioni
Fiorella: Domanda non polemica:la logica di guardare se siano indicati gli allergeni come può tenere conto del processo produttivo?