Buongiorno! Premetto che sono nuova nel mondo della celiachia, quindi non ho nessuna affezione verso AIC e la modalità di controllo etichette mi sembra più che ragionevole.Da quello che leggo nei post di queste settimane mi sorge però un dubbio.L’analisi
Membro: Buongiorno! Premetto che sono nuova nel mondo della celiachia, quindi non ho nessuna affezione verso AIC e la modalità di controllo etichette mi sembra più che ragionevole.Da quello che leggo nei post di queste settimane mi sorge però un dubbio.L’analisi dei prodotti che riportano la dicitura “potrebbe contenere tracce di glutine”. Per come interpreto io, anche se dall’analisi non emergono tracce, non mi sembrerebbe un grande traguardo. Mi spiego meglio, il “potrebbe contenere” riguarda una possibile contaminazione crociata perché ad esempio lo stabilimento tratta altri prodotti contenenti glutine. Quindi magari la maggior parte dei prodotti non sarà contaminata (come è giusto che sia, non essendo il glutine uno degli ingredienti) ma una piccola parte potrebbe subire contaminazioni.Ecco, io non mi sentirei di generalizzare dall’analisi di alcuni campioni, proprio per la natura della frase “potrebbe contenere”.Scrivo questo post più per farmi spiegare perché mi sbaglio che per polemizzare, vorrei proprio un chiarimento. Grazie per tutto il lavoro che fate!
Silvio: Ciao questo è un tema delicato al quale do sempre la stessa risposta.Le comunicazioni ufficiali della TUV (ente indipendente mondiale di certificazioni di qualità) oltre le associazioni estere tedesca austriaca Norvegese e daneseConfermano che i cibi con dicitura tracce sono idonei ai celiaciIl ministero spiega che la dicitura nn riguarda l alimento in sé ma la spiegazione del piano di sicurezza Il piano di sicurezza del può contenere non vuol dire che ci sia un contatto NECESSARIAMENTEanzi spesso gli allergeni descritti neanche si vedono tra loro.Infatti il ministero è irritato perche questa dicitura è spesso usato come disclaimer nonostante l effettiva assenza di contaminazione, riducendo la scelte dei consumatori ingiustamente Per concludere sia aic che per esempio avvocato dongo affermano che la dicitura è rivolta agli allergici, che si devono astenereDetto ciò vedremo i prossimi 16 esami.Personalmente queste informazioni sono tali da rendermi tranquillo a riguardo Ma per altri tutto ciò può non essere sufficiente.L importante è stare sereni sulle proprio condizioniPersonalmente mangio dicitura può contenere.Ma ognuno è libero di fare come preferisce
Membro: Grazie a tutti per le risposte. Io ho spesso avuto sintomi a seguito di consumo di prodotti con possibili tracce, ma capisco che la sensibilità individuale è soggettiva. Di certo, essendo io una grande viaggiatrice, trovo molto strano che nella maggior parte del resto del mondo non vi siano indicazioni restrittive come in Italia. Continuo a seguire con interesse i vostri suggerimenti e quello che pubblicate! Grazie ancora
-- Silvio: Membro mi permetto di aggiungerti una cosa. Cosa è una traccia ? Quanto è? Ecco una traccia può essere piccolissima come un lindor e probabilmente ampiamente sotto il glutine di una birra senza Glutine.Questo per dire che se non soffri una birra e un lindor allora allo stesso modo è complesso attribuire alla dicitura può contenere un sintomo.In genere come dice Greco si sta male per altro.Abbiamo una soglia precauzione non tossica di 10mg e se si mangia con attenzione è estremamente difficile superarla.Come vedi dallo studio catassi
-- Silvio: Alessandra Vescovini Alessandra ti invito a fare una cosa. Se sei stata male prendi quel prodotto e vallo ad analkzzare:I prodotti da te menzionati non hanno tracce…. È impossibile.La dicitura riguarda il fatto che ci sia nello stabilimento un cereale ma un pepe o uno yogurt nn può avere tracce .Come quando compri il pesce con tracce di Glutine.Non ha glutine…. E neanche le tracce.Questo è il problema con la dicitura tracce. Imputate di stare male per una frase che come spiegato dal Ministero della Salute non vuol dire che ci sia l allergene nel prodotto o nella categoria produttiva!
-- Eleonora: Silvio quando si scopre di essere celiaci secondo me si inizia a imputare ogni mal di pancia e ogni dolore alla celiachia e questo è un grave errore perché magari si rischia di allontanarsi da prodotti che di fatto potremmo mangiare. Avviene un po’ la stessa cosa che accadeva in periodo COVID: ogni raffreddore, ogni febbre, ogni tosse erano COVID e ci si dimenticava dell’esistenza delle altre influenze.
-- Silvio: Eleonora purtroppo è così… si imputa al glutine per semplicità cognitiva di avere una colpevole. Un capro espiatorio.Invece semplicemente è altro.Ad agosto per qualche giorno nn mi sono sentito bene, mia moglie mi chiedeva : “ma non è che hai mangiato glutine? “ Le rispondevo di noPoi sono stato informato che nel paesino dove stavo c’è stata una influenza intestinale che ha colpito un po’ tutti.
-- Anonimo: Rispondi a Membro...
Fabrizio: Mi sembra una riflessione interessante…Questo gruppo , se ho ben inteso, nasce per promuovere e generalizzare l’idea che basta solo leggere le etichette per conoscere l idoneità di un prodotto.Il passaggio aggiuntivo che stanno facendo i meritori amministratori è verificare anche la reale presenza di glutine nei prodotti che indicano la possibile presenza di tracce.È evidente che, come dice lei, la dizione “potrebbe” sta anche ad indicare la possibile sporadicità della contaminazione, ovvero la presenza in tracce non è costante ( e peraltro , se lo fosse , sarebbe quasi da considerarsi un ingrediente a tutti gli effetti).Dal canto mio per il momento continuo a non dare a mio figlio alimenti in cui è indicata la possibile presenza di tracce, ma non si può non considerare il dato reale ed effettivo:Sostanzialmente quasi nessuno dei prodotti che indica la presenza di tracce ha davvero glutine, e quei pochissimi che davvero ne hanno , evidenziano una soglia ampiamente sotto i valori critici per un celiaco. Certo, come dice lei, potrebbe essere il caso che i lotti portati ad analizzare , casualmente non presentino tracce. Ma se i risultati saranno sempre questi , c’è anche un valore statistico rivelante.
-- Silvio: Fabrizio riguardo la sporadicità nelle legge infatti è specificato la parola saltuario ed occasionale.Non potrebbe essere sempre
-- Monica: Fabrizio analisi perfetta ed equilibrata direi.In realtà questo gruppo ha preso questa direzione circa un anno e mezzo fa. Dopo un pezzetto da quando diventai moderatrice . È successo che ho iniziato a scoprire la normativa , grazie ai video di Alfonso Del Forno...meglio tardi che mai dopo 20 anni di celiachia.... Purtroppo, mea culpa, pensavo che l abc provenisse dalla normativa. Da quel momento il gruppo ha preso la direzione di diffondere la normativa, ovviamente ho chiesto il permesso al titolare del gruppo , Alessandro Piconi. E grazie a Silvio che fa un sacco di ricerche e richieste, pec ,domande...siamo arrivati ad avere le idee molto più chiare !