Mariagiovanna: Diagnosi di Celiachia E’ triste per me che, ancora dopo tanti anni, aggiornamenti, studi, la maggior parte dei pazienti sia sotto-diagnosticato, ma soprattutto sia gestito male, con informazioni imprecise, non chiare, spesso sbagliate.La celiachia si diagnostica con gli esami del sangue e con la gastroscopia e lo studio della mucosa del digiuno, questo nell’adulto ed è imprescindibile. Qualora ci siano dei dubbi, soltanto nei centri accreditati é possibile dosare la genetica. La genetica si studia sul sangue, non su altri materiali biologici; solo sul sangue il quadro è chiaro e preciso e deve essere ben interpretato, da persone che sanno riconoscere il quadro genetico, riguardo alla celiachia. Spesso neanche questo si riesce ad ottenere in tanti posti in Italia. Capisco che per chi ha problemi, sia difficile e frustrante aspettare, ma è anche vero che la diagnosi di celiachia è spesso molto più semplice di quanto non sembri, in quanto nella maggior parte dei casi, la ricerca degli anti-transglutaminasi è più che chiara e precisa nel determinare la diagnosi. Le antitransglutaminasi positive, devono portare alla gastroscopia nell’adulto, eseguita in dieta libera fino alla diagnosi, senza mai togliere il glutine e se ben eseguita, possibilmente in centri di riferimento, consente la diagnosi di celiachia. Nel 90% dei casi è così che otteniamo la diagnosi.Nei casi dubbi, è necessario ricorrere anche alla genetica o ad altri esami che comunque decide lo specialista.Non c’è altro modo per diagnosticare la celiachia, a tutt’oggi nel mondo, tranne in pochi centri selezionati, in cui si riesce a dosare gli anticorpi direttamente nella mucosa duodenale; al momento questa procedura non è standardizzata ovunque, ma sarà probabilmente la vera soluzione ai casi dubbi, nel prossimo futuro.Però mi sembra doveroso fare una precisazione a chiare lettere: i disturbi gastrointestinali intestinali sono tanti e frequentissimi, ma solo 1 paziente su 100 e’ celiaco. Rimangono orfane tantissime altre malattie, croniche e invalidanti, che richiederebbero soltanto un po’ di attenzione e di ascolto e poi di terapie mirate, senza condannare a prescindere, glutine o zuccheri o carboidrati, che in realtà, in una dieta sana ed equilibrata, sono sempre e soltanto nostri alleati.