Dishoom Londra, cucina indiana. Ci sediamo alle 22.40 e ci chiedono subito se abbiamo allergie, quando dico di essere celiaca ci fanno spostare al piano di sopra perché sotto impastano ed è quindi più sicuro. Mi portano il menu gluten free e mi indicano c

Annamaria: Dishoom Londra, cucina indiana. Ci sediamo alle 22.40 e ci chiedono subito se abbiamo allergie, quando dico di essere celiaca ci fanno spostare al piano di sopra perché sotto impastano ed è quindi più sicuro. Mi portano il menu gluten free e mi indicano come utilizzare il QR code. Chiedono se le contaminazioni siano un problema. Per ogni dubbio “let me double check”. Molto gentili e servizio rapidissimo. Non ho le foto del cibo, ma era molto buono. (Nello scontrino Samosas e khichia sono con glutine). Deve piacere il piccante
Fabiola: Grazieee hai provato altri posti??
-- Annamaria: Fabiola ho mangiato della paella al borough market, mi hanno detto fosse senza glutine, non ho indagato più di tanto considerando che comunque in linea di massima non è previsto nessun ingrediente rischioso
Francesca: Grazie, io andrò a luglio, prima volta all'estero da celiaca, tanta ansia
-- Annamaria: Francesca noooo, vai tranquillissima! Nei supermercati chiedi del “free from” e trovi un sacco di prodotti. Da pret a manger ci sono le insalate pronte, da Costa e Starbucks trovi vicino alla cassa delle merendine (tipo brownie) al cioccolato. Costa di sicuro. Starbucks direi. Oltre alla frutta intera da Costa. E questo solo per i pasti al volo, tantissimi posti hanno ormai attenzione al senza glutine, questo indiano è stato super casuale come scoperta. (E se sei sintomatica io consiglio comunque di partire con un giro di fermenti lattici, perché in ogni caso il rischio contaminazione mangiando sempre fuori aumenta)
-- Francesca: Annamariagrazie per i consigli
Sara: Ciao, ho visto che hanno diversi locali, in quale sei andata?
-- Annamaria: Sara nello scontrino in alto c’è l’indirizzo, mi dicono i miei amici che solitamente i locali qui in Uk sono fatti con “lo stampino” quindi l’attenzione al senza glutine dovrebbe esserci in tutta la catena