EDIT : Sì l articolo è datato ,ma l' autrice non è proprio una qualsiasi. È una ricercatrice e nel suo profilo in Ca' Foscari vanta 54 pubblicazioni, di argomenti inerenti i suoi studiOggi pubblico un articolo interessante. Ringrazio Silvio Spicacci Miner
Monica: EDIT : Sì l articolo è datato ,ma l' autrice non è proprio una qualsiasi. È una ricercatrice e nel suo profilo in Ca' Foscari vanta 54 pubblicazioni, di argomenti inerenti i suoi studiOggi pubblico un articolo interessante. Ringrazio Silvio che me lo ha passato. In foto vedete la ricercatrice autrice dell' articolo. È un po' lungo, ogni tanto si apre qualche banner pubblicitarioMa vi consiglio di leggerlo bene.Io non cadrò mai più nella trappola dell' allarmismohttps://www.glutenfreetravelandliving.it/quanto-glutine.../
Silvio: Ci tengo a specificare che le conclusione dicono che bisogna rispettare la dieta e evitare contaminazioni comunque… ma almeno spiega a livello matematico cosa vuol dire una briciola di pane e quanto glutine ci sia veramente.
Silvio: spiegazione riferita a 10mg
Silvio: la posizione del Prof Luigi Greco (Professore Ordinario di Pediatria alla Facoltà di Medicina della Università di Napoli Federico II.Vice Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche Translazionali Primario della Area Funzionale di Pediatria Generale all’ Azienda Universitaria Policlinico di Napoli.Responsabile della Unità Specialistica di Gastroenterologia Pediatria nel Dipartimento di Pediatria.)Il prof. Luigi Greco ci fa notare che, in 37 anni, sulla letteratura medica non è stato riportato mai alcun caso clinico che descriva un soggetto celiaco che sia stato male per effetto di “contaminazioni”. La dose minima “presunta” (mai chiaramente dimostrata) di glutine tossico, se assunto giornalmente per 90 giorni (mai per consumo occasionale), è stata definita dal professor Carlo Catassi in 50 mg.Nessuna stoviglia, strumento, forno, che non sia totalmente infarinato (molto evidentemente) contiene contaminazioni pericolose. La soglia di 20 parti per milione stabilita dalla Comunità Europea è di tipo commerciale, non scientifico; nazioni all’avanguardia come la Finlandia adottano una soglia di 100 parti per milione. Le lesioni residue negli adulti messi a dieta non sono mai ascrivibili a contaminazioni, bensì a complessi meccanismi di immunità cellulare.
Fabiana: Molto interessante grazie
Monica: Lisa Veggian
Monica: Up
Monica: Upppeteeeee
Silvio: Lisa Gaiardo
Silvio: Lisa Gaiardo ti ho inviato su messenger
Lisa: Silvio non lo vedo!
Silvio: Lisa scusa era per gagliardo. Ho sbagliato tag
Silvio: Cristina Lomasto
Silvio: Valentina Pusceddu non so come metterlo nell altra chat, 20 ppm vuole dire 20 mg per chilo. Spiega quanto c’è in una briciola e quindi come le micro contaminazioni ( es affettatrice al supermercato) siano risibili