Esperienza a Parigi con bimbo celiaco di più quasi 4 anni (+ bebè di 14 mesi) viaggiare in Francia mi ha fatto capire quanto l’Italia sia avanti su varie cose, in particolare qui parlo di inclusione, alimentare ma non solo. Purtroppo spesso noi italiani

Claudia: Esperienza a Parigi con bimbo celiaco di più quasi 4 anni (+ bebè di 14 mesi) viaggiare in Francia mi ha fatto capire quanto l’Italia sia avanti su varie cose, in particolare qui parlo di inclusione, alimentare ma non solo. Purtroppo spesso noi italiani ci lamentiamo troppo e non ci rendiamo conto di quanto invece stiamo facendo! Ecco le mie principali osservazioni in merito all’inclusione alimentare (senza glutine):- i francesi trattano prodotti senza glutine e bio alla stessa maniera: nei supermercati dove sono andata, il reparto senza glutine era associto al reparto bio (quindi anche con prodotti con glutine), tutto mischiato… - alcuni supermercati non hanno proprio il reparto senza glutine… - la scritta Gluten-free o sans-glutin è rarissima sui prodotti confezionati (anche su quelli che in Italia la posseggono intendo…); - i ristoranti tradizionali (non segnalati) non trattano con attenzione la materia, non conoscono la contaminazione, praticamente nessuno ti permette di stare sereno perché è chiaro che non sanno di cosa si parla;- i ristoranti senza glutine sono essenzialmente quelli più particolari e che trattano prodotti vegani e bio; quindi torna l’associazione bio-sans glutin;- la ricetta originale della gallette bretone è con grano saraceno, ma sono poche le creperie in cui viene evidenziata l’assenza di glutine o indicato il simbolo della spiga sbarrata; credo perché non facciano comunque attenzione alla contaminazione.Detto ciò, ci sono comunque ristoranti dove mangiare con tranquillità. Ma all’infuori di quelli segnalati nei vari siti, non si trova nulla di rassicurante.L’altro aspetto poco inclusivo riguarda i bambini e i percorsi per passeggini: Parigi ha barriere architettoniche in ogni metropolitana (zero ascensori, pochissime scale mobili…).Ma questo è un altro discorso.Insomma: sono andata a Parigi con occhi diversi rispetto all’ultima volta e… bellissima come sempre ma poco accogliente rispetto alle minoranze. Cosa che in gioventù non avevo per niente focalizzato. Io abito a Roma e c’è un abisso da questo punto di vista! Quindi sono tornata fiera della mia città e del mio paese, stiamo avanti! E siamo molto fortunati! Roma 1 - Parigi 0
Ilaria: Grazie mille, la tua esperienza mi sarà molto utile. Quindi per stare tranquilli conviene andare nei locali segnalati nei vari siti. Di conseguenza una crepes in sicurezza non si può mangiare con facilità.. .. Che dramma
-- Claudia: Ilaria si esatto ti consiglio assolutamente i locali segnalati. Ti consiglio di consultare il file della Franci che sta sul gruppp Celiachia e senza glutine e vai sul sicuro!
Stefania: Sono d’accordo con te in quanto alimentazione, io vivo in Australia e la adoro, tuttavia, tornando in Italia in vacanza dopo aver scoperto di essere celiaca, ho constatato che l’Italia è avanti anni luce, anche rispetto ad altri paesi europei e anche io ne sono orgogliosa
-- Ilaria: Stefaniacom'è la vita senza glutine in Australia? Paragonabile all'Italia?
Sara: Grande!
Michele: Se cerchi un hamburger noi ci siamo trovati benissimo qui https://www.louloufriendlydiner.com/Competenti sul senza glutine e molto simpatici
Beppe: Finalmente qualcuno coerente. Ultimamente vedo troppe lamentele di ogni tipo e anche sui prodotti erogabili.. andate andate all'estero.e provare per credere..
Irene: Viva l’Italia e viva pure Roma