Ho notato che quando si va ad acquistare prodotti in magazzino dove sono glutenfree e sono ti fanno acquistare con la tessera dove si percepisce un tot mensile noto che con la tessera ti fanno un prezzo più alto mentre se pago in contanti il prezzo è rido
Carmine: Ho notato che quando si va ad acquistare prodotti in magazzino dove sono glutenfree e sono ti fanno acquistare con la tessera dove si percepisce un tot mensile noto che con la tessera ti fanno un prezzo più alto mentre se pago in contanti il prezzo è ridotto circa 0,40€/0,50€ penso che non sia normale una cosa del genere.
A qualcuno è mai capitato grazie
Luana: Solo di €0,40/0,50?
Si tratta proprio di €3.00/4.00 di differenza.
Ne approfittano.
Ormai ne sono estremamente abituata, soprattutto da quando il buono "femminile" è stato diminuito di €10.00, non mi porto assolutamente niente a casa.
-- Giovanni: Luana ma no i buoni sono calcolati sulle calorie , da come lo dici sembra sessista, la diminuzione e stata effettuata per entrambi i generi , l importo e determinato da età, sesso
-- Luana: Giovanni ma secondo lei sono discorsi da fare?
Le kcal? E se io mangiasse più di mio padre?
Non sono ragionamenti da fare. Il buono è stato sottratto perché la percentuale di celiachia, negli ultimi anni, è aumentata e lo stato ci sta rimettendo parecchio.
Non si tratta di essere sessista, perché anche all'uomo è stato diminuito il buono ma il ragionamento di kcal non è per niente ben accetto.
Posso assumere anche 2000 kcal al giorno al ministero non deve interessare
-- Stefania: Premetto che qui in Germania i buoni *non* ci sono. Ma la differenza tra uomini e donne la trovo ben sessista. Come si fa a calcolarla in generale sulle calorie? Se un uomo di media statura lavora 8 ore un ufficio ed una donna, anche lei di media statura lavora 6 ore al giorno in fabbrica ed il resto del giorno si occupa di casa e bambini etc etc. Secondo te chi ha bisogno di più calorie al giorno?
-- Luana: Stefania appunto allora si trova col discorso mio. Questo sto ribattendo!
Al ministero non DEVE interessare di quante kcal dobbiamo assumere noi celiaci.
Io posso anche essere un'obesa e quindi per necessità devo assumere 5000kcal al gio … Altro...
-- Giovanni: Luana non è vero e sempre stato in base alle calorie la diminuzione dell'integrazione e solo dovuta al calo dei prezzi, rispetto ad alcuni anni fa, sulle calorie c'è poco da fare ,
-- Giovanni: Luana guardi che il buono e una integrazione non è perché siamo celiaci non dobbiamo pagare gli alimenti, abbiamo il buono per abbattere la differenza del costo degli alimenti senza glutine , poi il suo discorso e assurdo il calcolo viene effettuato su un giusto consumo, poi lei può consumare quanto vuole
-- Lav: Giovanni e allora abbattiamola equamente la differenza! Secondo questa sua logica ha ancora meno senso la differenza in base al sesso
-- Giovanni: Lav non sono di certo io a stabilirlo e la scienza , lo studio , non si parla di appetito ma di calorie necessarie , nessuno può farci nulla questa e la natura .
-- Giovanni: Luana comunque 5000 calorie credo che si vada incontro a malattie molto più gravi della celiachia, chiederei aiuto
Silvia: Nei negozi specializzati puoi acquistare sia con tessera ( quindi i buoni che eroga la regione) ed in contanti. I prezzi sono quelli esposti (obbligo per legge) e non possono cambiarli a loro piacimento
Non so dove a accada a te
-- Silvia: Dania maddai? pazzesco, Oltre che scorretto!
-- Silvia: Dania dove abiti?
-- Rossanina: Silvia lo fanno in diversi posti. Se paghi in contanti loro hanno soldi subito. Con la tessera passa tempo prima che lo stato li rimborsi. A volte mesi.
-- Dania: Silvia scritto in privato
-- Dania: Rossanina vero!
-- Silvia: Rossanina eh ma non credo che sia corretto
-- Rossanina: Silvia ognuno può fare lo sconto che vuole. Può anche non scriverlo e fartelo alla cassa perché gli stai simpatico. Ovviamente nessuno può aumentare il prezzo imposto ma gli sconti possono essere fatti.
-- Jé: Mah... Su questo avrei dubbi. Anche lo sconto deve essere in un certo qual modo dichiarato.. i prezzi per legge vanno esposti a singolo pezzo e al kg. In caso contrario qualcosa da controllare c'è ... E mi spiace che per pochi furbetti ci vada di mezzo una categoria intera
-- Rossanina: ma se c'è scritto: sconto del 10% in caso di pagamento in contanti lo sconto viene dichiarato...
-- Valentina: Cosa c'è di furbo nel dichiarare la percentuale di sconto applicata? Chiedetevi piuttosto perché lo facciano! Perché il nostro buono lo vedono a distanza di 6 mesi, e spesso decurtato del quasi 10 % di sconto che si prende la ASL di riferimento! E allora preferiscono giustamente far lo sconto loro direttamente al cliente finale e avere un minimo di cassa!
Loredana: Sempre
Carolina: Io nn ho mai notato ma se vi e successo denunciate gia costa tanto il cibo poi fanno anche queste cose
Serena: Succede ovunque, purtroppo
Roberta: Non penso sia legale. I prezzi devono essere quelli esposti indipendentemente dal metodo di pagamento.
Michela: Casomai è il contrario . Fanno uno sconto a chi acquista senza buono perché incassano i soldi direttamente dal cliente al momento dell’acquisto e non dopo mesi dalla Regione di appartenenza . Nulla di scorretto.
Non possono aumentare il ticket region ale perché la procedura di acquisizione dei dati è soggetta a un programma gestionale che invia i dati direttamente alla Asl di all’appartenenza e, se dati non sono corretti, la Asl li rifiuta
Alessandra: Ma che dite! Si chiama libero mercato, quindi non devono scontare neppure i SOP e gli OTC (farmaci) e i dispositivi medici? I prezzi li stabilisce il ministero a seguito della richiesta delle aziende e ne conferma o meno la coerenza di mercato. Se i negozi e le farmacie decidono di scontare è perché si incassano subito soldi mentre con il buono i rimborsi avvengono dopo mesi e mesi.
Michela: Non capisco però chi dice che non gli basta il buono. Forse perché pensa che serve a coprire tutta il suo fabbisogno mensile di cibo, mentre è solo un contributo dello Stato, attraverso le Regioni, per coprire la differenza tra prodotto celiaco e prodotto normale, oppure perché si fa un uso malsano di semilavorati e surgelati
Marcello: È esattamente il contrario....in Umbria i convenzionati usl con tessera hanno uno sconto del 7% al prezzo esposto....te lo dico per certo perché gestisco negozi di celiachia
-- Carmine: Marcello qui a Napoli dove va mia moglie a fare spesa per la mia piccola è l'incontro
Marianna: É così lho notato subito, credo che a filiera ognuno a partire dalla farmacia o negozio specializzato, si faccia la sua bella cresta sopra
-- Marcello: Marianna no ti sbagli....noi come negozio specializzato non ti pensare che sia facile....chi straguadagna sono i produttori con prezzi proibitivi
-- Lisa: Marianna chi ci guadagna sono i produttori che hanno concordato prezzi folli con il Ministero. Se sei un po nel giro puoi notare che alcune case producono lo stesso prodotto x farmacie/tessera e con nome diverso x negozi a quasi metà prezzo (sempre sg certificato). Vuoi un esempio? Pasta le Asolane e Le Veneziane.
Dino: In campania i prezzi, quando si spende col buono, sono imposti dalla regione e uguali per tutti, negozi o farmacie. Spendendo in contanti si può avere uno sconto rispetto al prezzo imposto e a discrezione del negozio o farmacia dove si fa la spesa. I r ivenditori acquistano per la maggiore i prodotti dai fornitori con un prezzo calcolato dal valore imposto a cui è applicato lo sconto rivenditore. Fatevi due conti e capirete chi è che fa la cresta sulla spesa.
Carmine: Grazie mille a tutti per i consigli
Alfonsina: Io trovo enorme differenza di prezzo tra acquisto al supermercato e in farmacia... In farmacia il prezzi si alcuni prodotti è il doppio!
Michela: Eh, ma il punto è che il prezzo dei prodotti che acquisti in farmacia, non li stabilisce la farmacia ma la Regione.