Ieri mio figlio (5 anni) ha iniziato il CRED (Grest) comunale la responsabile mi ha detto che il mangiare devo portarlo io (ovviamente la pasta, il pane ecc. ecc. )

Luca Ciao a tutti ieri mio figlio (5 anni) ha iniziato il CRED (Grest) comunale la responsabile mi ha detto che il mangiare devo portarlo io (ovviamente la pasta, il pane ecc. ecc. ) ma nell'art. 4 al punto 3 della legge 123 del 4/7/2005 che cito :"Nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche devono essere somministrati, previa richiesta degli interessati, anche pasti senza glutine" intende anche le mense dei cred visto che sono pubbliche (organizzate dal comune)? Grazie mille a tutti.

Stefania : ciao Luca, sono dispiaciuta nel leggere ciò che scrivi, anche mio figlio celiaco ha frequentato gli anni scorsi il cred del comune eppure non ho dovuto portare nulla, ci ha pensato la società che aveva vinto appalto della mensa. e una volta che fecero la pizza per tutti e a mio figlio diedero del riso la responsabile si infuriò e la settimana successiva ebbe la pizza anche lui. come vedi forse qualcuno ignora o non è disponibile, io portai solo il certificato in comune e per lui fu una bella esperienza. spero si risolva tutto.
Erica : Anche io avrò lo stesso problema a settembre all'asilo comunale...
Anna : io ho lavorato negli anni passati come cuoca oltre che nelle mense delle ditte ma anche asili...asili nido..scuole elementari e medie. ...le società che gestiscono le mense devono darti la dieta adatta al piccoli l importante avere i certificato che giustifica il problema. ..io o gestito ciliaci...allergici leguminose...lattosio....x nn dire chi x ragioni religiosa nn mangiava determinati prodotti....nessuno ha mai portato da casa nulla!!! xke x le nuove leggi a scuola nn possono entrare cibi estranei se nn certificati....esempio la torta della mamma nn può entrare a scuola x una festa. ..il bimbo ha diritto al pasto senza che la famiglia porti qualcosa e deve avere la stessa dieta....in caso che c è un allergia al lattosio quando davamo il budino si mandava quello apposito....nel caso della ciliachia devono avere un contenitore per il trasporto apposito contrasegnato con qualcoda che lo contradistingue xke nn ci deve essere contaminazione crociata. .... nn fermarti e fai sentire i tuoi diritti. ..specialmente quelli del piccolo
Barbara : Come gestione comunale anche il crest dovrebbe fornirti tutto. Vai a parlare con l ufficio dietisti del tuo comune. Erica non puoi avere lo stesso problema! X mia figlia sia nido che materna basta portare il certificato di diagnosi e tuo figlio avrá tutti gli alimenti e preparati con tutte le attenzioni. Perché dici cosi? Ti hanno detto il contrario?
Barbara : Esattamente come dice Anna Rita identico alimento gli altri hanno il budino? Il gelato? Mia figlia ha l equivalente sg
Erica : Nell'asilo dove va adesso non abbiamo problemi, ma dato che ci trasferiamo a settembre ne frequenterà un'altro e al momento dell'iscrizione mi è stato comunicato che dovrò provvedere a fornire tutto il necessario... L'articolo specifico che cita Luca non lo trovo e volevo capirci qualcosa, come mi comporto? Inoltre mi hanno detto "a lei cosa importa tanto paga lo stato"
Luca : Pensate solo che alla scuola materna comunale una ragazza che conosco deve portare tutto, quando si è rivolta in comune l'addetta le ha risposto che avevano dovuto assumere una persona solo x seguire tutti quelli con intolleranze e quindi avevano già speso.... in + oltre a portare tutto paga il buono pasto a tariffa piena...... se dovessero rispondere così a me me lo faccio mettere nero su bianco e poi si vedrà!!!!
Gennaro : Il problema e' che viviamo in Italia. È assurdo che un bambino si deve sentire diverso per colpa di persone di merda!!! Avere un pasto senza glutine e' un diritto !!!
Marany : Ciao, perchè non provi a rivolgerti Se già non l'hai fatto) all'AIC della tua Regione? :-)
Susanna : Per quanto riguarda gli asili e le scuole, sono sicura che hanno l'obbligo di assicurare il pasto gf. Per gli oratori è un po diverso, dipende come si sono organizzati e gestiti, se da voi hanno una ditta che porta i pasti pronti, allora credo che lo puoi pretendere, se invece è come quando andava mio figlio che c'erano a turno le mamme che cucinavano, io lo portavo da casa e loro lo riscaldavano e basta. Anche perchè, sinceramente non mi sarei fidata tanto )...
Anna : per i genitori che possono farlo ricordate che c è un gruppo di genitori che vigila sulla qualità del cibo e la pulizia sia dei locali dove co sumano il cibo i bambini sia dove viene cotto. ...nn tt i giorni ma se ricordo bn da 1/3 vv al mese x dove consumano il pasto ...x dove viene cotto nn ricordo. ...io invito a genitori che hanno figli con allergie qualunque sia....cercate far parte di questi comitati
Luca : Ho appena chiamato il comune, il responsabile mi ha detto che sulla legge c'è scritto "SOMMINISTRARE" non che devono comperare loro le materie prime.... che seguono le direttive dell'ASL..... ma cos'é una presa x i fondelli? Mi ha anche detto che noi abbiamo l'esenzione dell'ASL e con i soldi che mi danno compero le cose, le do a loro che le cucinano..... mi ha fatto capire che la struttura che prepara i pasti fa "un piacere".... che x loro è un bell'impegno..... ma và che è un bell'impegno!!!! ma pensa che non lo sapevo volevo dirgli!!!!
Anna : luca...scusa che ti do del tu...l impegno si dovrebbe mettere sempre x preparere dei pasti in generale.....poi quando si parla di bambini anziani e malati dovrebbe essere dieci volte tanto! !!! la struttura come la chiamano loro....ma la ditta appaltatrice viene pagata nn poco x preparare i pasti....il tuo bimbo è in una fascia protetta ed ha diritto al pasto .....nn so di quale asl parli...ma scavalcali...se serve vai a parlare con il sindaco!!!!!....ho lavorato nei lontani anni 90 quando si parlava appena di biologico ed un gruppo di genitori han fatto di tt x avere solo prodotti biologici in cucina....ed il Comune a dovuto cedere avevamo in cucina solo biologico. ...fai solo l esempio dei bimbi x convinzione religiosa nn mangiano determinati cibi....da casa cosa portano....nulla!!!!!!.....il piccolo a diritto al pasto e nn deve essere messo in difficoltà nei lui e tantomeno i genitori ...chiedigli se hanno degli statuti interni riguardo ai pasti allergici e chiedi di farteli leggere
Luca : E' che purtroppo l'ignoranza la fa da padrona...... Comunque, essendo socio di Altroconsumo, ho appena mandato una mail... vediamo se riescono un po' loro a chiarire..... xchè non è solo x il mio bimbo, ma x tutti quelli che hanno lo stesso problema (già non è semplice se poi ci si mettono anche gli altri a peggiorare le cose...), certo è + facile far finta di niente, ma non è giusto..... Se loro devono farlo che lo facciano, se loro invece hanno ragione almeno lo hanno chiarito....
Anna : nn ho parole. ..al centro cottara di bollate si preparano 6000 e c è un reparto solo x le allergie varie sia x bambini che adulti....questo reparto viene seguito da una cuoca o cuoco che sia...con tanto di dietista....nn parliamo di 200/300 pasti di 6000....partendo dalle materne alle medie...fabbriche. ..case di cura...ecc ecc...x il nido devono avere una cucina interna xke sono troppo piccoli hanno esigenze particolari. ...in più c è lo svezzamento che una cucina industriale nn può seguire x ovvi motivi logistici.....
Elena : Sicura sicura che all'setero vada tutto bene? O parli così xchè va di moda?
Emanuela : se il grest è comunale deve fornire il pasto.punto
Pinto : anche io ho iscritto la mia bambina in una nuova scuola in altro paese poichè stiamo traslocando..sta frequentando il grest e mi hanno chiesto pane, pasta, farina, merendine, etc...oltretutto, questa scuola è a pagamento in quanto privata!
Anna : se è privata e nn ha aiuti dal comune può anche chiedere i prodotti perché nn sono inclusi nella retta mensile che si paga.....in alcune ma rare scuole private x allergie chiedono una differenza di prezzo e comperano loro i prodotti. .....ma sono rarissime queste scuole. .....cmq le scuole private sono un po a se
Luca : Ho contattato Altroconsumo e speriamo mi risponda, cosa ALLUCINANTE è che ho contattato l'AIC Lombardia che mi ha risposto (al telefono) e ribadito via mai, vi giro una parte della risposta LEGGETE: "Le aggiungo che è molto importante che la scuola le fornisca il menu senza glutine che sarà offerto a sua figlia, di modo che lei possa sia provvedere alla fornitura di pasta/ pane e sostituti che verificare la corrispondenza tra quanto previsto e quanto effettivamente servito alla bambina. Il menu è un supporto importante anche per le insegnanti, che saranno le prime a verificare la presenza di errori durante l'orario di refezione. Detto questo, alcune scuole richiedono alle famiglia di procurare i prodotti dietetici: come le dicevo al telefono, dal nostro punto di vista non è una penalità per due motivi: -avete la possibilità di fornire alla bambina i prodotti che più gradisce e inoltre -questa pratica non grava sulla spesa della famiglia in quanto acquistabili con erogazione mensile. La preparazione di un menu dietetico richiede infatti un aumento dei costi di gestione che va al di là dell'acquisto dei prodotti dietetici(personale dedicato alla sua preparazione). Suggeriamo di aprire un dialogo con gli organi amministrativi scolastici al fine di raggiungere un compromesso che porti soddisfazione ad entrambe le parti, ad esempio pagando la stessa quota del buono pasto ordinario. Come anticipato telefonicamente le suggerirei anche di capire se esiste o meno una commissione mensa ed eventualmente prendervi parte. La commissione mensa è l'organo adibito a fare da tramite per qualsiasi segnalazione sul servizio mensa tra le richieste/segnalazioni dei genitori e il servizio mensa scolastico." CACCHIO MA QUESTA SAREBBE L'ASSOCIAZIONE CHE CI DEVE DIFENDERE?????? NON E' UNA PENALITA'????? Ma questa è una discriminazione vera e propria!!!! Quando ho visto la risposta mi sono cadute le braccia!!!! Spero solo di aver trovato il solito ........ in associazione xchè se questa è la loro politica..... mamma mia!!!!!
Anna : la commissione mensa nn prenderà mai una responsabilità del genere. ....se posso darvi un consiglio. ....se nella stessa scuola ci sono più di un bambino con questo problema di alimentazione. .....che da quanto vedo stanno facendo un dramma dove nn esiste.... unitevi e andate in comune da chi è preposto a questo settore. ....anche x quel che so dato che sono fuori veramente da vari anni dalle cucine scolastiche...xke ho deciso x i ristoranti i buoni pasto nn costano poco!!!!! ed il Comune deve dare un servizio ed no un disservizio. ....ormai la ciliachia e' gestibilissima.....e nn e ' un morbo strano !!!!!!
Ada : Vi riporto la mia esperienza: mio figlio maggiore, celiaco, ha frequentato una scuola materna privata con mensa interna in cui i prodotti gf li dovevo portare io (loro poi si preoccupavano di cucinarli e somministrarli senza contaminazioni); in più pagavo comunque l'intera spesa del buono mensa! Per la scuola elementare (comunale e quindi pubblica), invece, previa presentazione dei certificati che attestano la patologia gli è stato garantito in automatico il pasto gf, senza alcun onere economico supplementare rispetto agli altri pasti e senza necessità di fornire gli alimenti da parte mia.