Mia figlia Elena di 3 anni è celiaca - l'abbiamo scoperto a gennaio). A settembre ha iniziato la scuola materna paritaria (metà comunale metà privata) e la ditta che si occupa di procurare gli alimenti

Ciao a tutti. Mia figlia Elena di 3 anni è celiaca - l'abbiamo scoperto a gennaio). A settembre ha iniziato la scuola materna paritaria (metà comunale metà privata) e la ditta che si occupa di procurare gli alimenti per essere cucinati dalla cuoca interna (che non sa niente di celiachia) procura solo pasta per celiaci, il resto dice che non può/riesce a procurarlo). Quindi dovremmo portare tutto noi... Ma la cuoca non dovrebbe fare un corso ASL??? E la ditta è tenuta o meno a procurare il cibo? Che riferimenti di Legge posso procurarmi per far valere i diritti di mia figlia??? Grazie a tutti.

Carla : dipende dalla ditta appaltatrice ......io anche x mia figlia alla scuola materna le portavo io tutto .......!!!!!! nn penso ci sia un obbligo x fare corsi x cucinare cose senza glutine basta prendere de dovute preauzioni
Claudia : ciao Lucia anche mia bimba è celiaca ,pero mangia nella scuola sempre quando chiedo cosa ha mangiato oggi ? lei duce la solita cosa pasta in bianco ,pasta con carota un abbracio da torino si ha bisogno di manifestare saremo 2 mamma
Renato : Legge Regionale n.2 del 11.02.2003 (bollettino ufficiale della Regione Campania n.08 del 17.02.03) , ed in particolare il suo articolo 4.
Rosalba : nella scuola ci dovrebbe essere un medico che dia indicazioni e si il personale deve essere preparato, anche eprchè è pieno ed in continuo amumento di celiaci.
Dany : La mensa scolastica offre ai celiaci, pasta,gelato(quando si tratta di menù estivo) pane, pane grattugiato x panature e diversi tipi di pasta! Almeno qst x le mense elementari, oltre ai celiaci...ci sono altri tipi di intolleranti e quindi x la cuoca vige la regola di fare attenzione a non contaminare appunto qst cibi " particolari" ! Non so se la sciola comunale è fornita dalla stessa ditta , basta chiedere in quanto è una vergogna dover portare da casa alimenti x il proprio bambino!
Eleonora : guarda, quello che c'è ora è una pacchia!!!! quando io ero all'asilo dovevo portare pasta e tutto quanto!!
Luca : a mio figlio è successa la stessa cosa anni fa, portavo tutto da casa.
Marilena : Dove abiti? Le mense scolastiche sono obbligate per legge a fornire i pasti per i bambini con problemi alimentari trovi i riferimenti su www.celiachia-sintomi.it oppure rivolgiti all'AIC.
Marilena : Anche io per mia figlia (diagnosticata esattamente alla stessa età della tua) ho iniziato portando qualcosa i primi gg ma poi si sono attrezzati e hanno anche mandato le cuoche a fare i corsi! (abitavo in Piemonte precisamente prov di Asti)
Giovanni : cambia asilo, portala in un asilo pubblico dove c'é una mensa professionale che fornisce i pasti. Con noi anche se fornivamo tutto l'asilo privato (convenzionato col comune) combinava sempre pasticci e la nostra bimba stava sempre male. C'é molta incuria in giro e molta impreparazione.
Rolando : purtroppo a Roma la realtà e una non sono cuochi veri ma ex bidelli che hanno fatto un corso di 4 ore per l'hccp e visto che hanno fatto un piatto di pasta a casa si credono dei cuochi e non sanno cosa vanno incontro poi per le paritarie ancora peggio non comprano perchè costa troppo mantenere un celiaco quindi ne approfittano,negli asili comunali ci sta un reparto o almeno delle pentole e lavandino appositamente per i celiaci
Valentina : ciao! Io sono la dietista di un'azienda di ristorazione e lavoro nell'ambito scolastico. Noi oltre alla pasta ci procuriamo pane, biscotti, gelato...in modo da offrire a tutti i bambini con tutte le diete un pasto il più simile possibile a quello degli altri. Inoltre organizziamo internamente dei corsi di formazione x la gestione delle diete speciali, tenuti dalla dietista o dall'ufficio qualità almeno biennalmente
Danila : Esiste una legge nazionale, L.123/2005, che prevede l'obbligo di fornire pasti senza glutine alle persone celiache da parte di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, ecc. Io manderei una bella letterina a scuola e ASL di competenza citando la legge...ma mi raccomando ...non parole ma lettere SCRITTE!!!!! la legge stabilisce anche che le regioni organizzino corsi di formazione, ma non stabilisce l'obbligatorietà di partecipazione da parte degli operatori; ciò non toglie che se la cuoca commette errori, tu non possa segnalarlo all'ASL! ...certo che dal 2005 ne hanno avuto di tempo per informarsi!!!!! in bocca al lupo!
Linda : Se la scuola è pubblica sono obbligati, se è privata no! Mio figlio va in un asilo privato, ho informato la cuoca che è attenta e brava! Gli alimenti li porto io perché diciamo la verità che senso ha far pagare all'asilo le cose quando abbiamo i buoni che sono sufficienti a coprire i costi del bimbo!
Biancamaria : c'è n indennità di ferquenza,io ne ho usufruito fino al compimento dei 18 anni di mia figlia(elena anche lei!)sono circa 245.00 euro al mese
Gianna : ciao @Biancamaria mi spieghi meglio come funziona questa indennità xkè ho fatto anch'io la domanda x mio figlio di 5 anni e me l'anno rifiutata...ma non c'ho capito granchè....a chi spetta e come devo fare x ottenerla....
Gianna : Ciao Lucia anch'io ho un bimbo di 5 anni e l'abbiamo scoperto l'anno scorso....all'asilo i primi tempi ho dovuto portare tutto io poi si sono attrezzati (comunque sono obbligati a farlo) ora capita saltuariamente che manca qualcosa e allora me lo chiedono....comunque le cuoche fanno il corso alla asl x tutte le varie norme igieniche e anche x la celiachia), comunque conta molto la sensibilità della cuoca e delle maestre rispetto al problema per far sì che tu da casa sia tranquilla...purtroppo....anche mio figlio mi racconta di aver mangiato quasi sempre le stesse cose.....ma che vuoi farci.....in bocca al lupo!!
Danila : L. 4 luglio 2005, n. 123 Pubblicata nella G. U. 7 luglio 2005, n. 156: ' Nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche devono essere somministrati, previa richiesta degli interessati, anche pasti senza glutine.' ...la mia interpretazione è: obbligatorio fornire pasti senza glutine anche nelle mense scolastiche private!
Sabrina : Io x la mia bimba non ho avuto alcun problema, mi davano tutto dalla mensa esterna, arrivava il pasto sigillato con su scritto il suo nome ed aveva un suo menù affisso in bacheca simile a quello glutinoso, quindi ogni giorno sapevo cosa mangiava e ho avuto pochissimi problemi fortunatamente.
Giuseppe : Sono in pochi a saperlo, ma i celiaci sono tutelati per legge, in particolare nelle mense pubbliche ma anche in quelle private. Inoltre, hanno diritto a dei buoni spesa per l’acquisto di alimenti senza glutine. È nella legge quadro del 4 luglio 2005 n. 123 che il legislatore ha inserito una norma diretta a favorire l’inserimento dei soggetti celiaci nella vita sociale. La norma prescrive di “agevolare l’inserimento dei celiaci nelle attività scolastiche, sportive e lavorative attraverso un accesso equo e sicuro ai servizi di ristorazione collettiva”. Per fare questo le strutture ospedaliere, le mense scolastiche e tutte le mense delle strutture pubbliche sono obbligate ad attrezzarsi per somministrare anche pasti senza glutine. Questo, però, vale per le strutture pubbliche. In caso, per esempio, di una mensa sul posto di lavoro di una azienda privata, la legge non entra così nello specifico. E’ comunque possibile far valere un diritto universale, che da sempre viene assicurato a qualunque soggetto: il diritto alla salute, disciplinato dall’articolo 32 della Costituzione. Sarà comunque necessario fare una esplicita richiesta al datore di lavoro. Infine, una tutela molto importante: sin dal 1982 il Servizio Sanitario Nazionale eroga gratuitamente alle persone affette da celiachia (purché naturalmente la malattia sia stata diagnosticata e certificata) una certa quantità di alimenti privi di glutine. Esistono infatti dei tetti di spesa fissati per legge e diversi a seconda di età e sesso dei soggetti. Queste soglie di spesa sono state stabilite per la prima volta dal Decreto ministeriale 8 giugno 2001, per poi essere confermate dal Decreto Ministeriale 4 maggio 2006, e vengono aggiornati periodicamente sulla base dei prezzi rilevati dei prodotti senza glutine. Per poter usufruire dei buoni spesa è necessario essere in possesso di un certificato di accertata diagnosi di celiachia e dell’autorizzazione dell’Azienda Sanitaria locale dell’autorizzazione a usufruire dell’erogazione del buono. Ma a quanto ammontano questi buoni spesa per celiaci? Il decreto ministeriale del 4 maggio 2006 ha stabilito la cifra messa a disposizione dei soggetti celiaci: 140 € al mese per gli uomini e 99 € per le donne. In alcune Regioni è comunque possibile usufruire di cifre maggiori, poiché l’amministrazione regionale può decidere di integrare la somma o di parificare i limiti di spesa tra uomini e donne. Anche i bambini possono usifruire dei buoni per l’acquisto di prodotti per celiaci e hanno diritto a 45 € al mese fino al compimento del primo anno di età, 62 € al mese per i bambini al di sotto dei 3 anni e mezzo e 94 € al mese sino ai 10 anni. I buoni spesa sono spendibile presso le farmacie convenzionate, presso i fornitori autorizzati (che in molte regioni ormai comprendono anche i supermarket) o direttamente rivolgendosi ai presidi della ASL.
Beatrice : Prova a dare un'occhiata qui http://www.sintomi-celiachia.it/i-diritti-del-celiaco-articolo-per-articolo-tutte-le-tutele-legali-dedicate-a-chi-e-affetto-da-celiachia/ :)
Stefania : x Biancamaria. io ho avuto l'indennità di frequenza per mia figlia solo per il primo anno, poi quando è andata a controllo gliel'hanno rifiutata perchè ora con l'alimentazione ovviamente adeguata sta bene, i valori sono rientrati nella norma . avrei voluto far ricorso ma me l'hanno sconsigliato perchè lo fanno spesso a rifiutarla appena i valori sono migliori. MA IL DISAGIO SOCIALE???? quello dov'è? io vivo in piccolo centro e vi assicuro che il disagio c'è, eccome se c'è!!!
Carmela : La cuoca no, ka dietista si, all' interno di ogni mensa è presente semore una dietista che si occupa anche delle diete.
Angela : ciao Lucia, anche io ho il tuo stesso problema: gli alimenti g.f. li fornisco io all'asilo, senza sconto retta e a nulla sono valsi i vari appelli (tra cui la legge 123 del ... non mi ricordo l'anno!)quest'anno, su indicazione del gastroenterologo che segue mia filgia,mi sono rivolta direttamente all'asl con tutta la documentazione chiedendo di fornire all'asilo gli stessi pasti g.f. delle scuole comunali (hanno il catering).. mia figlia è all'ultimo anno di asilo e sto ancora aspettando... in bocca al lupo!
Manola : ho avuto anch'io lo stesso problema, procuravo io gli alimenti g f per fortuna le signorine dell'asilo erano molto preparare e attente al problema e seguivano il pasto per mia figlia dalla preparazione alla tavola!