Perché dichiarare questo prodotto a rischio?Ahhhhhhhh ahhhj ahhhhhPerché?????Cosa renderebbe questo salmone a rischio?Viola la legge?Hanno fatto esami e hanno scoperto che c’è glutine?Hanno fatto segnalazione alle autorità per ritiro?Ma la gente del 2024
Silvio: Perché dichiarare questo prodotto a rischio?Ahhhhhhhh ahhhj ahhhhhPerché?????Cosa renderebbe questo salmone a rischio?Viola la legge?Hanno fatto esami e hanno scoperto che c’è glutine?Hanno fatto segnalazione alle autorità per ritiro?Ma la gente del 2024 ancora ci crede? Spero di no.
Daniela: È considerato a rischio?non lo sapevo,lo sempre consumato
Silvio: Daniela il fumo e l amore di aceto lo renderebbe a rischio???? Hahahha hahahah ahhahhaa
Vero: Il fumo Sempre consumato con tranquillità
Silvio: Vero più fumo per tutti
Priscila: Vero il tuo commento abbinato alla tua foto di profilo è perfetto
Valentina: Da chi è considerato a rischio?
Silvio: Valentina in altri gruppi…
Cristina: Valentina da tutti quelli che si ostinano a credere ciecamente all'abc, in barba alla legge che ci tutela.
Sara: Dov'è scritto?
Silvio: Sara eh… in altri gruppi….
Cristina: Sara
Silvio: Cristina qui hai messo la sola versione approvata. Non questo con fumo e aceto
Sara: Silvio ma se è approvata quella con aceto e quella affumicata, lo sarà anche quella con fumo e aceto. Gli ingredienti comunque parlano chiaro
Cristina: Silvio qui ho messo la risposta alla semplice domanda "il salmone affumicato è permesso?" che già di per sé mi pare una domanda alquanto imbarazzante poiché non capisco come il dubbio possa sorgere.Anche la risposta è alquanto imbarazzante dato che sarebbe cosa buona e giusta che una volta per tutte spiegassero come mai il salmone con additivi, aromi e altre sostanze che non riporti l'allergene glutine in etichetta possa essere considerato a rischio.
Eleonora: L’unico rischio lo ha corso il salmone che nuotava accanto a quello che hanno pescato e imbustato
Monica: È IMBARAZZANTE leggere che questo salmone è a rischio.Io farei proprio una segnalazione al Ministero della Salute. È inaccettabile, va contro quanto indicato dalla normativa.
Cristina: Monica brava. Penso esattamente lo stesso. La cosa imbarazzante è che continuino a sostenere che negli aromi o degli additivi e conservanti ci possa essere il glutine nascosto! Se ci fosse, sarebbe scritto. Perché la gente non lo accetta?
Monica: Cristina non lo so!
Monica: Alfonso si potrà pur fare qualcosa?!
Alfonso: Monica io credo che la cosa migliore da fare sia informare le persone. Bisogna leggere le leggi alle persone, fare dei gruppi di lettura e commento, far capire che stiamo sfiorando l'assurdo con queste dichiarazioni in gruppi ufficiali di AIC.
Monica: Alfonso
Martina: A me hanno detto che l'aroma naturale di aceto non lo rende idoneo
Silvio: Martina perfetto. Ti hanno documentato un esame scientifico? Come lo sanno se non fanno test? La nostra legge europea dice di questo prodotto che solo un allergico al pesce non può mangiare questo prodotto. In tutta Europa i celiaci lo mangerebbero in tranquillità. In Italia è a rischio ahhahah una barzelletta
Massimiliano: Silvio sono perfettamente d’accordo con te. È ora di finirla!
Cristina: Martina ma sai che se l'aroma naturale di aceto contenesse glutine, per legge dovrebbe essere riportato in etichetta l'allergene "glutine"?
Francesca: Cristina qui non sono indicate le tracce. Potrebbe essere quindi contaminato? O comunque se ci fosse anche qualche traccia (frase facoltativa) non renderebbe questo prodotto non idoneo in quanto se ci fosse glutine sufficiente a far star male dovrebbe essere indicato negli ingredienti? Io l'ho interpretata così. Sbaglio?
Alfonso: Cristina assolutamente si, ci sarebbe l'obbligo di segnalazione in etichetta
Cristina: Francesca se ci fosse glutine sarebbe indicato negli allergeni. Se non è indicato lo possiamo consumare tranquillamente.Quando c'è la scritta "possibili tracce di glutine" è per il processo produttivo e comunque:1) le tracce sono possibili e non certe2) se ci dovessero anche essere sono al di sotto della soglia consentita! È una precauzione per gli allergici!
Francesca: Cristina sì questo voglio sapere. Se non c'è nessuna frase sulla tracce come in questo prodotto e il glutine non c'è come ingrediente significa che non c'è o che comunque se c'è è sotto la soglia consentita.
Cristina: Francesca non c'è! Non lo dico io, ma la legge che obbliga alla dichiarazione degli allergeni x tutelare allergici (a maggior ragione i celiaci!)
Cristina: Francesca leggi l'articolo del link che Silvio ha postato in questo gruppo. Lo trovi all'inizio. Qua uno screenshot
Silvio: Francesca ci ho messo alcuni mesi a capirlo. A noi tutti questo concetto è stato spiegato male.
Silvio: Cristina Francesca Cristina ha ragione. In assenza di dicitura volontaria, la osa della azienda si prende la responsabilità civile e penaleChe l‘etichetta del prodotto non ha altri ingredienti al suo interno
Silvio: Cristina Francescail gruppo che scrive questo articolo è un gruppo importante nel panorama italiano. Intanto scrive anche qui l avvocato dongo esperto di normativa alimentare ma tra i clienti di questo gruppo c’è aic stesso
Roberta: Cristina la spiegazione non poteva essere più chiara!!!!!
Roberta: 0
Sara: Martina l'aroma contiene glutine?
Cristina: Sara no!!! Comunque, se lo contenesse, ci sarebbe l'obbligo di riportarlo in etichetta, dato che è un allergene!
Sara: Cristina certo. Visto che non è riportato, significa che non lo contiene
Carlo: si perché è allevato, quindi sanno il mangime che gli hanno dato è a base di frumento...
Monica: Carlo
Silvio: Da questa indicazione si evince che non si ha fiducia nella legge anzi si dice che la legge in pratica mente. Bene se è così dove stanno le iniziative? Le denunce? I sit in contro una legge sbagliata?
Sabrina: Sempre mangiato salmone in busta senza problemi e se ingerisco glutine sto male
Luca: Ma perché tanti problemi e polemiche? Se AIC non è d'accordo che ve frega? Io uso il buon senso e sta roba la mangio indipendentemente da ciò che mi dice AIC. Leggo gli ingredienti . È ciò che un gastroenterologo neolaureato dice di fare
Silvio: Luca diciamo che è una attività per far capire a tanta gente spaventata che forse bisogna avere un atteggiamento un po’ critico. Come hai visto siamo arrivati a fare test per insomma dimostrare che non è tutto contaminato anzi….
Luca: Silvio certo, avevo capito! Il tuo studio è prezioso e tutti i celiaci dovtebbero sapere e ringraziarti. temo però che non cambierà l'atteggiamento di AIC. Non voglio sembrare un supereroe ma per me leggere gli ingredienti ed applicare il buon senso è la normalità. Il claim, la "scritta" o la spiga barrata, se presenti mi facilitano solo le cose ma non rappresentano una "conditio sine qua non"
Silvio: Luca sai pensavo nei giorni scorsi di fare analisi su 10 prodotti da abc. Ma ora avrei deciso di puntare più in alto… vediamo se avrò delle risposte scritte.
Luca: Silvio sei ammirevole. Grazie davvero di cuore. Ti offrirò volentieri uno spritz
Laura: Luca purtroppo quando vieni diagnosticato ti parlano solo dell'abc del celiaco, di aic etc.. e se non hai la fortuna, come me, di "incappare" in un'altra informazione segui sempre e solo aic,privandoti di tante cose e creando allarmismi inutili in ristoratori etc che poi ti negano il pasto perché "non sicuro"..
Luca: Laura un neo diagnosticato lo posso capire che sia indirizzato verso associazione. Ma capito il problema può anche ragionare con la propria testa. No?
Silvio: Luca eh eh ilDiscorso è un po’ complicato perché si stimolano dei vissuti paranoidei sui prodotti alimentari basato sulla paura della insicurezza della propria salute . Questi 2 aspetti congiunti oltre a una bassa predisposizione alla verifica critica genera un casino mai visto nelle persone
Monica: Luca guarda io sono una persona molto curiosa e che si informa su tutto. Eppure.... non ho mai messo in discussione l abc per anni e anni e anni (20). Poi ho iniziato a seguire Alfonso e mi è subito apparso chiaro che la sua logica nin faceva una piega e soprattutto ho scoperto che l abc non è uno strumento normativo. Pensavo fosse una sorta di vademecum che riprendesse la normativa. Punto. Quando dai per scontato qualcosa purtroppo non vai a fondo. Comunque non si finisce mai di imparare.
Luciani: Laura no , a mia figlia diagnosticata 24 anni fa la Prof ( e non era una sprovveduta ma una ricercatrice del sg) ci disse di leggere attentamente gli ingredienti e siamo andati avanti cosi fino ad oggi senza problemi e con una seconda biopsia ( dopo 5 anni dalla prima) con villi belli vispi
Laura: Luciani non so cosa succedeva 24 anni fa.. mio figlio diagnosticato 8 anni fa ci hanno detto di guardare etichette ma ci hanno anche parlato di aic e di come seguendo le loro indicazioni sarebbe stato tutto più semplice.. e non credo di essere l'unica guardando i vari commentiMa cmq non è questo il punto secondo me.. è che loro sono Associazione Italiana celiachia e quindi vengono confusi con qualcosa di nazionale e normato dal ministero della salute.. e quindi tutti si fidano e lo prendono come il vangelo
Luciani: Laura esisteva aic ma non era cosi "vangelo' e a me personalmente non ha mai aiutato , e credimi problemi a scuola ne abbiamo avuti ma sempre risolti e con grande successo solo da me e un altra mamma ,
Cristina: Luca a me personalmente frega perché trovo l'atteggiamento dell'associazione italiana che dovrebbe tutelarci davvero allucinante.Questa storia dei claim, del prontuario, come moderano i post nel gruppo...insomma, è tutto davvero fumoso.Trovo inquietante questa speculazione su una malattia. Invece di aderire alla legge dell'etichettatura, hanno inventato questa storia che aromi, conservanti, coloranti addirittura possano avere glutine nascosto (e non dichiarato!!!).Dei volponi.
Luca: Cristina hai ragione. Anche la gestione dei locali ha qualcosa che non mi convince. Sono sempre meno dalle mie parti. Sono socio da 17 anni, continuerò ad esserlo ma non mi metto a soffiare contro i mulini a vento. Quando leggo certe loro indicazioni mi faccio una risata e mi bevo uno spritz.
Cristina: Luca fai bene, ognuno reagisce come meglio crede. Sulla gestione dei locali no comment. Pensa che nella mia città ci sono tre pizzerie aderenti e solo una con tavoli a sedere. Il sovrapprezzo è di €4.50. Ci sono andata una volta perché i colleghi hanno avuto la gentilezza di organizzare lì. Il proprietario vantava grande preparazione in merito e alla fine della pizza (mediocre) mi hanno portato un gelato con biscotto sopra (glutinoso). L'ho fatto notare e mi hanno detto che semplicemente li preparano tutti uguali per comodità e che il celiaco ha solo da toglierlo.La grande preparazione per aderire al circuito!
Cristina: ...per quanto riguarda la quota associativa, dato che si discostano dalla normativa, non danno risposte esaurienti se si osa chiedere lumi sulla questione, non dicono come mai aromi e conservanti dovrebbero avere il glutine nascosto, non dicono come potrebbe fare la spesa un allergico, hanno una modalità dittatoriale dei commenti del gruppo... mi sembra allucinante che io debba buttare via 40€ per loro.Li darò ad altre associazioni che operano per il bene comune, non per i loro esclusivo interessi.E mi farò uno spritz!
Fabio: Cristina
Monica: Luca ci sono quelli che se ne fregano e si girano dall altra parte e quelli che si sbattono perché vogliono cambiare le cose. Sarà grazie ai secondi se qualcosa un giorno cambierà. Non è il caso di giudicare ,anzi guarda io sono una che quando c è qualcosa da cambiare, fa rumore. Riguarda la collettività. Sono certa che prima o poi le cose cambieranno. In questo gruppo (e l ho scritto e ripetuto) spieghiamo la normativa. Facciamo informazione. È proprio questo lo scopo, puoi leggere i post in evidenza, così magari ti risulta più chiaro il perché. Altro che mulini a vento!I 40 euro li uso per il fanclub di Vasco ,altro che AIC.
Luca: Monica ma io non ho mica detto che sia giusto girarsi dall'altra parte. Mi sono confrontato più volte con membri di AIC e purtroppo ho notato un "velo" di ottusaggine. Grazie a studi come quelli compiuti da Silvio e a gruppi di discussione non censurati come questo, sicuramente si faranno passi avanti verso una corretta informazione. Su vasco mi trovi clamorosamente d'accordo come da ABC
Monica: Luca w Vasco allora
Luca: Io la pago perché effettivamente ciò che hanno fatto con l'alimentazione fuori casa è un'attività preziosa. Certo è che negli ultimi anni mi pare che qualcosa sia cambiato,.quando vedo locali storici uscire dal circuito 2 domande me le faccio...
Silvio: Luca anche nella zona mia uno storico ristorante é uscito dal circuito e ha continuato a farlo come prima ma fuori…
Luca: Silvio ma certo, pure io continuo a frequentare i locali storici usciti dal network. Non penso abbiano disimparato la materia della contaminazione. Il rischio zero non esiste, nemmeno a casa
Cristina: Luca per esperienza personale,quando ho ricevuto la diagnosi di celiachia di mia figlia, successivamente anche di mio marito,né il gastroenterologo neurolaureato, né tantomeno la gastroenterologa ad un passo dalla pensione mi hanno dato nessuna indicazione.L' AIC a quel punto diventa un faro nella notte, la prima e unica guida che trovi,quindi ha tutto il dovere d'informare correttamente i celiaci.Io ci ho impiegato un'annetto a notare le discrepanze,non conoscevo la normativa e come me ancora tantissime persone non ne sono a conoscenza e ti assicuro che hanno davvero molta paura di ragionare di testa propria.
Luciani: Cristina beata te che hai trovato aiuto nell"associazione , io il contrario devo ringraziare la prof/ ricercatrice sg di mia figlia
Luca: Cristina trovo normale affidarsi ad un'associazione per muovere i primi passi in un mondo sconosciuto. Un po' meno non porsi delle domande quando c'è di mezzo la propria salute o quella dei propri cari
Cristina: Luciani un'aiuto effimero, finché non ho iniziato a capirci di più.
Luciani: Cristina io la cosa che gli do atto aver trasformato il buono dal solo acquisto di pane pasta farina e biscotti secchi ( come era negli anni 90/2000) all"acquisto di tutto , poi per altro no mi spiace , ma è un mio pensiero oersonale sulla pelle di mia figlia , che se non era per le mie lotte a scuola avrebbe mangiato spaghetti e ghiacciolo per 8 anni
Luca: Luciani Io non butto via nemmeno quanto fatto con il progetto alimentazione fuori casa. Obiettivamente mangiarsi una pizza fuori sarebbe difficile senza la loro attività.
Luciani: Luca ho parlato di mia esperienza personale , l"ho specificato sin dal primo commento
Tania: Francamente in 19 anni di celiachia l'ho sempre mangiato. Vero è che esisteva un ABC, ma, a partire dalla coca cola 0, io ho sempre ragionato....