Nicola Buonasera a tutti, scrivo per sapere se qualcuno oltre me con la residenza in Sardegna ma che vive in Lombardia ha avuto i miei stessi problemi nel rapporto tra le diverse ASL. Mi è stata diagnosticata già da oltre un mese (con biopsia e conferma istologica) una celiachia di grado 3b. Il gastroenterologo (Multimedica di Sesto S. Giovanni, Milano) che ha compilato il modulo per la certificazione dell'esenzione ha indicato il massimale del fabbisogno quantificando l'erogazione nei 140€. Quando ho presentato il modulo alla ASL in Lombardia (distretto di Milano) ho scoperto che la ASL di Cagliari dove ho la residenza, per autorizzare l'erogazione e il riaddebito alla regione Sardegna del contributo ha necessità dell'indicazione esatta del piano terapeutico con indicazione del fabbisogno calorico per tipologia di alimenti. Morale della favola, le asl tra loro non si accordano e io resto, sino a non si sa quanto, senza esenzione e senza erogazione. Salvo spedire, come ho fatto, la cartella clinica a Cagliari, trovare un medico che sulla base di quella emetta una esenzione conforme alle richieste dell'ufficio di Cagliari, e sbloccare il tutto. A me pare letteralmente ASSURDO. Avete esperienze e suggerimenti in merito? grazie mille!
Vale : http://grazieadicke.wordpress.com/ mi sembra che qui si sia vissuta la tua difficoltà... guarda se può esserti utile... ciao
Claudia : certo.....puoi prendere la residenza domiciliare a milano e hai risolto il problema ^_^
Manuel : Assurdo!Addirittura il fabbisogno calorico?!?!Non demordere!Si col domicilio (non residenza) puoi facilitare, alla fine non ti cambia nulla.Ciao.
Nicola : ciao a tutti e grazie per le risposte. Spero che la mia disavventura con le ASL si concluda prima di dover aprire un blog di sfogo! Ho già il domicilio sanitario in Lombardia, la tessera sanitaria della Lombardia, il medico di base e mi sono già riconosciute altre esenzioni. Ciò nonostante la ASL di Cagliari blocca l'autorizzazione relativa alla celiachia perchè pare (a sentire quello che dice l'impiegata con cui ho parlato al telefono) che il sistema informativo che ha adottato la Sardegna richieda espressamente l'indicazione, fatta dallo specialista, del consumo di calorie per colazione pranzo e cena!, che però non è dettagliata nel modulo previsto e valido in Lombardia che gli è stato trasmesso. Ovviamente gli impiegati dell'uno e dell'altro ufficio non brillano per spirito di iniziativa e, anzi, devo fare pure da pacere quando i toni dell'uno non sono graditi all'altro! Intanto la mia cartella clinica è in viaggio verso Cagliari e questa seccatura, oltre alla mancata erogazione per febbraio e marzo, è già costata due mattine alla ASL, due Fax, qualche ora di attesa al telefono, una raccomandata e chissà che altro ancora!!
Valentina : Ciao Nicola, due mesi fa mi sono trovata esattamente nella tua stessa situazione! Ma con un po' di sbattimento e tanta determinazione, ora finalmente ho ciò che mi spetta. Il punto è questo: la regione Lombardia (dove sei domiciliato) è tenuta ad erogare l'esenzione ed i buoni per gli alimenti senza glutine, ma solo se la regione Sardegna (dove risiedi) garantisce di rimborsare tutto! Il problema è che le regioni seguono criteri, spese e modalità d'azione differenti su questo (ma non troppo!). Quindi è fondamentale che ti informi personalmente sui regolamenti e le prassi di entrambe le regioni, che si prenda atto e ti vengano riconosciuti i diritti relativi alla diagnosi di celiachia sia nella tua ASL di appartenenza che in quella di residenza (NB: anche il codice dell'esenzione cambia da regione a regione!) e che tu metta in contatto gli impiegati delle due ASL che in modo diretto si occupano strettamente di questi aspetti, ovviamente dopo averci parlato personalmente e aver chiarito l'impasse con ognuno. A quel punto spetta a loro trovare l'accordo: si tratta sostanzialmente di trovare i punti in comune e scegliere la modalità più semplice per procedere. Ma l'aspetto importante è che, dato che sarà la regione Sardegna a pagare per te, è su loro che devi puntare e in linea di massima si seguiranno i suoi regolamenti, mentre la Lombardia farà solo da tramite per fornirti i servizi di cui necessiti. Spero di essere stata chiara ...almeno un pochino! Comunque, se hai la possibilità, ti consiglio di andare di persona negli uffici ASL!!! ...In bocca al lupo ;-)
Nicola : grazie mille!