Commenti: Questi gli esami e la biopsia (la genetica è anche positiva, e ho anche la tirodite autoimmune, vit. D e ferritina scarse, e diversi
sintomi causati dal glutine in particolare crampi e dolori addominali, diarrea, gonfiore, afte orali, dolori articolari, sonnolenza, astenia). Ho già provato per un periodo ad eliminare il glutine ed effettivamente i sintomi erano migliorati, poi ho dovuto reintrodurlo per fare i vari esami e ad oggi non ho ancora ripreso la dieta aglutinata in attesa di capirci di più. La gastroenterologa mi ha detto di considerarla una gluten sensivity, ma se inizio la dieta senza glutine, come faccio a rifare la biopsia successivamente? Risulterebbe sicuramente "migliore" di questa.Tutto ciò piuttosto che gluten sensivity non potrebbe invece considerarsi una celiachia scoperta abbastanza presto? Non che voglia essere per forza celiaca attenzione, ma se comunque il glutine mi fa male e lo devo eliminare, tanto vale avere l'esenzione ed essere un minimo più tutelata rispetto ad una semplice sensibilità. Cosa dovrei fare? Insistere ed attendere, continuare a mangiare glutine soffrendo ma rifacendo la biopsia, o lasciare tutto com'è ed eliminare il glutine senza avere una "vera diagnosi"? Potrebbe essere utile rivalutare i vetrini una seconda volta? Grazie a tutti e scusate ma mi sento davvero confusa a riguardo!