Ragazzi, ma lo capite o no che in questo gruppo cerchiamo di portare all attenzione di tutti il fatto che esiste una normativa che regolamenta l etichettatura?Che esistono studi che hanno spiegato che le tanto temute "possibili tracce",qualora davvero pre
Monica: Ragazzi, ma lo capite o no che in questo gruppo cerchiamo di portare all attenzione di tutti il fatto che esiste una normativa che regolamenta l etichettatura?Che esistono studi che hanno spiegato che le tanto temute "possibili tracce",qualora davvero presenti, siano infinitesimali? Non stiamo dicendo di mangiare alimenti con possibili tracce ,ovviamente (anche se proprio per questo alcuni Paesi lo consentano)ma stiamo solo cercando di smantellare inutili allarmismi. Ma laddove il prodotto non contenga glutine nè tra gli ingredienti, nè addirittura nelle POSSIBILI tracce...per quale motivo dovrebbe essere a rischio ?!Fare comprendere la normativa, andare per logica , fare ricerche e approfondimenti NON SIGNIFICA che stiamo denigrando qualcuno o qualcosa ! Significa pensare con la propria testa e farsi delle domande. Dato che esiste una normativa al riguardo che è la stessa in tutta Europa Anni fa non c erano le normative e quindi ovviamente si supplica con altro,brancolavamo nel buio. Io stessa mi sono privata di un sacco di cibi che invece posso mangiare senza rischi!Cercare di informare NON È FARVI UN DISPETTO! Volete essere più liberi e sicuri? Continuate a seguirci ,ci saranno presto informazioni succulente.Vi sentite a disagio o vi sembra che non sia il gruppo adatto a voi ? Potete abbandonare o seguire lo stesso, ma senza polemizzare. Perché qui c è chi si sta davvero dando tanto da fare. RISPETTO !
Elisa: Grazie Monica e a tutti voi. Personalmente apprezzo moltissimo il lavoro che fate e condivido in pieno tutto ciò che state tentando di spiegare. Da 14 anni alle prese con la celiachia di entrambe le mie figlie, ho letto e studiato di tutto e sono giunta esattamente alle vostre conclusioni. In questo campo bisogna sempre restare informati (anche se non sempre è semplice) per riuscire a seguire uno stile di vita migliore, ma di sicuro ne vale la pena!
Cristina: L'ho già scritto in qualche altra occasione che sono molto contenta d'aver scoperto la normativa, perché le mie erano solo supposizioni per logica,ma con una normativa che afferma che bisogna leggere le etichette è diverso.Il problema è che dovrebbero conoscerla anche i gastroenterologi che ci fanno le diagnosi,i medici di famiglia,pediatri ,farmacisti e tutti quelli che possono avere a che fare con la salute di un celiaco e diffonderla,non mi sembra una richiesta impossibile.Se i medici stanno facendo sperimentare la pillola per la celiachia ad una persona(scusate non ricordo il nome)che ragiona in questo modo e mangia leggendo le etichette, immagino che sappiano che è nel giusto, altrimenti non farebbe parte di una sperimentazione ,credo possa essere una buona prova per chi è ancora in dubbio.
-- Luciani: Cristina la gastroenterologa di mia figlia ce lo disse 24 anni fa di leggere attentamente gli ingredienti
-- Samantha: Cristina giusta considerazione
Luisa: Brav
Michela: Buongiorno proprio dopo aver letto e ascoltato anche in altri gruppi queste info , il mese scorso alla prima visita dalla gastroenterologa per mio marito (anche se sono anni che ci siamo dentro per mia figlia) ho posto il quesito alla dottoressa che mi ha risposto quasi stranita dicendo che dobbiamo fare affidamento solo alla spiga o alla scritta .....allora mi chiedo perché?????????Alla prossima visita con la gastroenterologa di mia figlia chiederò anche a lei .....
-- Silvio: Michela non tutti i medici sono anche esperti di normative alimentari. sono esperti di medicina. a livello di massima precauzione ti può rispondere così. ma se tu vivessi in TUTTI gli altri paesi europei ti viene detto dalla associazioni di leggere le etichette... poi spero presto vediamo veramente come è sta storia dei cibi....
-- Valentina: Michela da quello che ho capito dire di seguire solo " la spiga" e anche un modo di lavarsene le mani " una voglia anche da parte dei medici di non continuare a informarsi
-- Francesca: Michela perché non si accollano la responsabilità di dirti che basta leggere le etichette, perché per anni si è detto che solo la spiga e la scritta sono valide. Hanno solo paura di ripercussioni, paura nata a causa dei naziglutenfree che per anni hanno fatto vivere le persone nel terrore.
-- Francesca: Io mi chiedo solo come sia possibile fidarsi così ciecamente di chi ti dice " o così o niente"Quando leggendo bene gli ingredienti di qualsiasi prodotto si può tranquillamente evincere se si può o non si può mangiare. Io sono celiaca diagnosticata da febbraio e credo di aver avuto più discussioni con quelli dell AIC in questi mesi che discussioni in tutta la mia vita solo perché notavo un totalitarismo ed una strategia del terrore incredibile davanti a prodotti che oggettivamente non erano pericolosi poi però quando gli si chiedeva della coca cola che è senza scritta ma concessa: tutti muti. Ecco io degli ignoranti che si fingono esperti non mi fiderei mai.
-- Fabio: Michela xche è più semplice che informarsi ...e il medico si sente aposto ...alcuni medici ne sanno veramente poco, gli poni 2/3 domande nn sanno più cosa risponderti
Luciani: Monica sai oggi una cosa mi ha risposto in un gruppo , che non si puo andare a fare la spesa con il cartaceo della normativa Europea
Rosa: Mi interessa capire meglio questa normativa, ancora sono molto confusa. Potete consigliarmi delle fonti precise? Potete rispondermi anche in pvt e vi ringrazio anticipatamente. Inoltre sono attivista in altri ambiti e mi piacerebbe mettermi a disposizione anche in questo campo. Dunque se qualcuno di voi vuole e segue progetti, mi contatti anche per questo. Grazie in anticipo
-- Monica: Rosa ciao la normativa di riferimento è postata in alto, nella sezione in evidenza. Inoltre ti consiglio di seguire i video informativi di Alfonso
Marina: Sono celiaca da 20 anni e ho vissuto in Francia e Svizzera, dove il limite per definire un prodotto senza glutine è 200 ppm invece di 20 ppm, e non ho mai avuto problemi. Quando me ne interessai solo in Italia e USA c'era il limite di 20 ppm, nel resto del mondo si usava quello di 200. Un limite di 10 volte più alto significa poter mangiare molti più prodotti , semplificandoci la vita. Immagino ne parlerete quando pubblicherete i vostri studi.
-- Monica: Marina 200? Non lo sapevo assolutamente
-- Monica: Alfonso tu lo sapevi?
Bibiana: Io sono in crisi,non capisco se leggo l'etichetta e trovo i vari e122 e svariate altre cifre e lettere,come mi devo comportare?
-- Silvio: Bibiana tutti gli additivi sono trattati come ingredienti. Al pari del termine “tonno “ per esempio. Se avessero glutine lo devono scrivere. Se non leggi glutine…. Non c’è
Linda: Io sono ancora molto confusa sinceramente. Ad esempio ho chiesto informazioni ad un'azienda che confeziona frutta secca sgusciata e mi hanno detto che all'interno dello stabilimento è presente il glutine, loro fanno i controlli in cui non sembra esserci contaminazione ma non si assumono la responsabilità di scrivere la claim "senza glutine" proprio perché il glutine è presente e non possono garantire la non contaminazione. Però non scrivono in etichetta possibili tracce di glutine.Io ho scoperto da pochi mesi che la mia bambina è celiaca qui di non posso nemmeno testare su di me, ma devo avere l'assoluta certezza che il suo organismo si sistemi, che le passino i sintomi e continui a crescere. Non posso permettermi errori.
-- Silvio: Linda in molti paesi esteri danno ok anche quando c’è scritto possibili tracce. Perché dai loro campionamenti se c’è è generalmente basso. Comunque aspetta che pubblichiamo nostro lavoro
-- Monica: Linda non è obbligatorio scrivere le possibili tracce infatti.Probabilmente loro non scrivono questa dicitura ,ma io sto parlando di chi la mette e non indica il glutine! Se la mettono ma non indicano il glutine è ovvio che rischio non c proprio
Serena: Sbaglio o c'è anche una normativa che regola la scritta "senza glutine"?
-- Monica: Serena sì la scritta "senza glutine " è obbligatoria negli alimenti dietoterapici ,cioè quelli che ci prendiamo con il buono ,specificatamente formulati per celiaci
-- Silvio: É vero che c’è un tavolo tecnico. È vero che tutti i paesi europei stanno sulla stessa linea. È vero che in altra paesi extra ue esempio Australia sta cercando da sola una sua strada e non mi ricordo quale altra nazione altrettanto. Non si riesce però ancora a trovare una strada condivisa però attenzione queste migliorie riguardano sopratutto gli allergici. Noi abbiamo già le soglie. I dati confermano che spesso la dicitura può contenere tracce spesso non sia veritiera…. Vedremo vedremo presto
-- Silvio: Perdonate se devo specificare una cosa. Il ministero della salute già spiega da solo che il claim volontario tracce non sia adeguato…. Perché spesso non risponde a verità. Sta scritto nero su bianco
-- Silvio: Serena contrapposizione con aic. No non ci interessa. Abbiamo preso la strada dei celiaci europei. Il resto rimanga dove vuole. Ma per parlare ci vogliono prove. Altrimenti facciamo sempre filosofia. Comunque La legge (europea) è superiore. Fine della contrapposizione
Germana: In tutte le “categorie” esistono gli estremisti, parlo anche dei medici, che dicendo ai pazienti di affidarsi alla cosiddetta spiga barrata, credono semplicemente di facilitare la scelta degli alimenti per i celiaci, oppure non ci vanno a fondo perché loro stessi non sono celiaci… vi dico che ho avuto la diagnosi 1 anno fa e leggendo alcuni gruppi, stavo finendo in depressione, mi sembrava un incubo,non potevo mangiare NULLA…. Monica,Alfonso e altri mi avete aperto un mondo, seguire la normativa di legge e leggere l etichetta, cosa che facevo già da prima, perché mi ha sempre interessato sapere cosa mangio!!!No al terrorismo informativo, felice di non essere talebana , vivo meglio e sono più felice !!!!!
-- Alfonso: Germana le tue parole sono preziose, perché provenienti dal cuore. Leggere che la vita migliora grazie alla semplice lettura dell’etichetta, che semplifica le scelte quotidiane, è la conferma che il legislatore europeo ha emanato leggi che vanno incontro alle esigenze dei consumatori.
Angelica: Penso che leggendo tutti gli ingredienti del prodotto e non ci sono cereali e lievito modificato io lo prendo. Preferisco quando c'è la spiga sbarrata. Altrimenti niente problemi vado oltre ci tantissimi prodotti. Grazie
-- Monica: Angelica lievito modificato non esiste. Forse ti riferisci all amido modificato. Ebbene essendo un ingrediente la legge prevede che se l amido modificato è di frumento, va scritto frumento in grassetto.La spiga barrata è una cosa di marketing e non c entra niente. In ogni caso in questo gruppo si spiega la normativa. Poi se uno vuol continuare a privarsi di cose non dannose è libero di farlo . Ma non ho fatto questa domanda nel post ,ho scritto altro.
Beppe: Troppo difficile .
Monica: Vado a dormire e riapro i commenti domani. Buonanotte