Salve a tuttiParliamo della soppressina veneta con aglio.Altro prodotto demonizzato e sconsigliato perché prodotto elaborato e senza il claim senza glutine.Nella foto potete leggere gli ingredienti che assolutamente non riportano glutine Pertanto per magg

Silvio: Salve a tuttiParliamo della soppressina veneta con aglio.Altro prodotto demonizzato e sconsigliato perché prodotto elaborato e senza il claim senza glutine.Nella foto potete leggere gli ingredienti che assolutamente non riportano glutine Pertanto per maggiore certezza posto la risposta della azienda.Non solo non c’è glutine ma proprio non entra farina in azienda.Il claim non è obbligatorio. L etichetta descrive tutti gli ingredienti.È ora di finire di demonizzare qualsiasi cosa anche se esiste norma a cui le aziende si attengono .
Rocco: Chiaro che non è un obbligo, ma In questo caso il claim non viene inserito perché per loro rappresenterebbe un costo?
-- Silvio: Rocco qui ti taggo Alfonso Del Forno così ci da una risposta più dettagliata della mia
Dania: Antiossidanti e conservanti? Non sono a rischio? Io mi attengo all'abc e continuerò a farlo perché mi sento più tutelata e sestante aziende appongono la scritta "senza glutine", che non prevede costi aggiuntivi, mi chiedo sempre perché altre aziende non lo facciano. Ok, non è obbligatorio ma non costa nulla.
-- Silvio: Dania antiossidenanti conservanti aromi. Non hanno glutine. Poi fai come vuoi giustamente
Roberta: Luigi Filipponi
Gabriella: Katy Siviero Valentina Solara esattamente tutto quello di cui abbiamo parlato Oggi, leggete tutti i commenti e risposte
Sarah: Cosa gli costa scrivere "senza glutine" in etichetta se sono certi di quello che fanno?
-- Silvio: Sarah non è obbligatorio.
-- Boris: Sarah cosa gli costa? Il claim utilizzato da una azienda – che per definizione ha “lo scopo di lucro” - dipende da un complesso di fattori che determinano un risultato economico. Per questa ragione, da tempo, promuovo lo sdoganamento del senza glutine che deve diventare anche una "moda" in modo da essere accettata da tutti (specie se si usa la parola "celiachia") e non essere identificata solo come una malattia. Il soggetto non celiaco, che generalmente sconosce la patologia, infatti, si spaventa e si allontana. Per fare un esempio pratico c’è una famosissima azienda che – al momento, in Italia - non si sogna di attuare una politica “senza glutine e senza lattosio” e preferisce pubblicizzare i loro prodotti con la canzoncina "si con riso, senza lattosio, si con riso ma senza lattosio, buono per tutti".Perché questa azienda non cambia la sua produzione in senza glutine al 100% dato che già utilizza una percentuale molto alta di senza glutine (attraverso il riso) nei suoi prodotti?Probabilmente avranno analizzato l’impatto della parola celiachia o glutine sul pubblico ed avranno constatato che (in Italia) se pubblicizzano un prodotto (la faccio facile) dicendo “si con riso, senza lattosio” – al netto dei maggiori costi - vendono 100 prodotti mentre se dovessero dire “senza glutine e senza lattosio” guadagnerebbero 10 celiaci ma perderebbero 20 clienti glutinosi. Clienti che associano il glutine ad un farmaco.Questo infatti (la rifaccio facile) è il ragionamento che fa il NON celiaco.Se per stare bene dalla celiachia bisogna non mangiare glutine vuol dire che il glutine è un farmaco. Ecco perché (non so se anche in questo forum rischio di essere "rimproverato") la strategia della "associazione" a mio avviso è vecchia, antica, improntata su una concezione delle malattie “tradizionali”.Tutto giusto per carità. Ma la celiachia, come ben sappiamo, è una malattia strana, particolare. Una malattia dove non devi prendere farmaci e il primo problema è di natura sociale. Proprio per questo motivo bisogna aprirsi, non chiudersi e non terrorizzare.
-- Sarah: Silvio nn la penso come te! Io ho una piccola azienda e nei miei mulini macino solo farina di castagne e farina di mais da decenni. Secondo me aggiungendo la scritta "senza glutine" senza aver aumentato i prezzi, ho fatto un favore a molti celiaci come è mia figlia e molti altri potrebbero farlo. Onore a loro
Monica: Up
Silvio: Marco Nobili