Volevo far presente un episodio increscioso che mi è appena capitato. Mia figlia di 13 anni sta festeggiando con una pizzata di classe la fine della scuola in una pizzeria/ristorante a Vimodrone in provincia di Milano, ieri mi ero accertata con ben due te

Gianna: Volevo far presente un episodio increscioso che mi è appena capitato. Mia figlia di 13 anni sta festeggiando con una pizzata di classe la fine della scuola in una pizzeria/ristorante a Vimodrone in provincia di Milano, ieri mi ero accertata con ben due telefonate che le potessero servire anche un piatto senza glutine (bistecca o pesce) e invece stasera mi chiama e mi dice che non può mangiare niente. Ovviamente ho già chiamato il ristorante, la responsabile si è scusata ma comunque conferma che la ragazza non può mangiare nulla e che il ragazzo che ha risposto ieri si è sbagliato .Capisco in parte che non tutti i ragazzi e i professori si dovevano adeguare a mia figlia, ma chi lavora nei locali non dovrebbe essere informato/formato?
Moira: Ai tempi d'oggi è veramente troppo..mi dispiace molto per la ragazza..anche io ho un figlio di 13 anni e ogni volta che va in un posto nuovo mi sale sempre l' ansia
-- Elena: Moira a lui magari no
Grazia: Non dovremmo essere noi a chiederlo, ma gli altri a prenotare in posti idonei senza manco stare a discuterne.. dovrebbe essere naturale così..
-- Elena: Grazia perché?
-- Salerno: Grazia esatto
Salvatore: Ha perfettamente ragione, bisognerebbe fare un corso teorico per tutto il personale che deve somministrare cibo, un patentino. Cmq capita spesso penso a tutti, in quelle nelle circostanze dove non siamo noi personalmente a gestire le prenotazioni nei locali.
-- Sara: Salvatore in molte scuole di cucina/pasticceria ora lo fanno, così che i professionisti del futuro siano già abituati a trattare la Celiachia e non sia un problema.
Maryanna: Ad una festa di saggio di danza tutti hanno mangiato la pizza, circa 40 bimbi, e mia figlia guardava, il pizzaiolo ha prima fatto tutte le pizze e poi ha provveduto a quella di mia figlia quando tutti avevano finito. Ovviamente mia figlia non ha più mangiato. Idiota!!! Che ci voleva a farla la prima piuttosto che l'ultima? E mia figlia aveva solo 5 anni. Io piango quando penso a tutto quello che sta passando mia figlia.
-- Eduardo: Maryanna la mia ora ha 11 anni (la diagnosi a 4 anni )vedrai che si abituerà ed anche tu troverai il modo di ridurre al minimo questi episodi prevenendoli . La situazione comunque migliora sempre di più , i locali aic aumentano , io e mia moglie predichiamo aic nella zona dove abitiamo per informare i ristoratori .
-- Salvatore: Maryanna mi dispiace, se può consolare capita a tutti, io e mia moglie abbiamo dovuto fare lotte persino in famiglia, se non viene bene spiegato è difficile essere empatici con un celiaco, persino se è un bimbo di pochi anni, non si riesce a capire quanto sia importante la condivisione. Mia figlia ripete spesso tutti possono assaggiare il mio ma non viceversa. Adesso ha 15 anni ed è bella forte. Un saluto.
Monica: Mio figlio ha fatto una pizzata proprio l'altra sera con prof e compagni , sono andati in un locale dove ha potuto mangiare tranquillamente anche mio figlio cosí si dovrebbe fare .....ma tanta gente non capisce non sa nemmeno cosa sia la celiachia e non si pone nemmeno il problema oppure se ne fregano....mi è anche capitato che lo abbiano invitato a una festa di compleanno in un posto dove non facevano niente SG ma il pspá della festeggiate ha provveduto a fare arrivare una pizza gluten free
Eduardo: Basterebbe rendere obbligatoria la formazione del personale , come si fa per la sicurezza ed il primo soccorso nelle grandi aziende , ma siamo lontani anni luce da tutto ciò
-- Grazia: Eduardo esatto!
Valeria: Che tristezza e che menefreghismo proprio.... Mi dispiace tantissimo e capisco bene la tua rabbia e la delusione della bimba. Mamma mia guarda che schifo proprio. È sempre un incubo per noi fare qualcosa fuori.
Martina: Se un ristorante non si degna di fare una fetta di carne è una verdura per me può chiudere. Che vergogna
Mario: Però fare un’insalata o una porzione di carne non ci vuole tanto
-- Elena: Mario ma infatti, dire che non può mangiare nulla mi sembra strano. La celiachia è stata presentata con molta calma?
Stefania: Anni fa a mia figlia sempre a Vimodrone per la pizzata di classe, le ho fatto portare una pizza di un altra pizzeria Aic, in accordo con il ristorante che ospitava la classe.
Cristina: Infami
Patrizia: lo dico solo perché gli imprevisti possono succedere ma una soluzione bisogna trovarla e in quel momento l insegnante è l unico adulto che può farlo se da parte dei genitori ci sono state delle mancanze. la mia prof di tedesco ha trascinato l intera classe per tutta Vienna alla ricerca di un panificio senza glutine, andava al.supermercato a comprare le.merende per non lasciarmi mai osservare gli altri mentre facevano colazione, lo so forse serve solo un po' di sensibilità in più.
Maria: Dispiace molto ,gli insegnanti potevano scegliere una pizzeria dove garanzia senza glutine .
Linda: Non trovo giusto che una bambina deve rimanere senza mangiare, quando, al contrario tutta la classe può mangiare tutto... E penso anche che la ristorazione dovrebbe essere più professionale e attento a queste cose, e immagino come si sarà sentita la bambina....senza parole.. ristoratori svegliatevi! Non è una cosa da poco.
Maria: Trovo assurdo che in un ristorante non riescano ad organizzare una cena ad un bambino , senza glutine. Personale anche non formato / informato Manca la Buona volontà e c'è una grande dose di menefreghismo
Elena: Per la pizzata di mia figlia, celiaca, hanno scelto una pizzeria specualizzata nel gluten free, per lei
Anna: Ma anche il ristorante x fare una bistecca e un po' di verdura fresca che ci voleva? Stronzi proprio ma dai.
Elena: Apparte il fatto che una fettina ai ferri ed un pomodoro tagliato sono in grado tutti di farlo il problema per me è la "non "voglia di farlo...non scherziamo!!!lasciamo che una ragazza guardi gli altri mangiare!!..io per la cena di fine anno mi sono presentata x mia figlia con la pizza presa in un altra parte...il problema non me lo pongo la dove non riescono ad offrire un pasto senza glutine!...
Sara: Perché non si dovrebbero adeguare? Scegliere un ristorante che serva solo/anche senza glutine quando c'è un celiaco a tavola mi pare semplice decenza umana. Mi stupisco dei professori.
Angelica: Io invece la penso al contrario, erano i ragazzi e i professori che si dovevano adeguare alla ragazza. Nella mia famiglia il celiaco è mio marito, noi ci adeguiamo a lui .
Gloria: E non potevano fare una bistecca in un ristorante? O sono altro che si son rotti del terrorismo contaminazione?
Nina: Comunque pure questi E PRENOTATE IN UN POSTO AIC SANTODDIO. STIAMO NEL 2023, NE È PIENA L'ITALIA
-- Cinzia: Nina mia figlia non voleva far pesare la sua situazione ai suoi compagni e ai professori che comunque dopo l’accaduto si sono dispiaciuti anche loro, in più avendo chiamato la sera prima erano tutti tranquilli che potesse mangiare. La cosa che mi fa più rabbia è la disinformazione, bastava prendere una padella pulita e un pezzo di carne, per sicurezza la potevano anche lavare e non ci sarebbe stato nessun problema
-- Elena: Non ci sono regole per come vivere la celiachia, se la ragazza ha preferito non imporsi ha fatto bene
-- Francesca: Nina non son tutti disponibili ad andare incontro alle esigenze del singolo, ne so qualcosa...a meno non siano persone molto strette
-- Cristina: Nina Ovviamente un'intera classe si adegua andando magari in un posto AIC più caro rispetto ad un giropizza o simil..Utopia!
-- Jessica: Nina che ne è pieno parliamone Dipende molto dalla regione e zona in cui si vive ce chi si deve fare anche 30 km per andare in una pasticceria .Non diamolo cos8 scontato
-- De: Nina non ne è piena l'Italia, purtroppo. Ci sono posti dove non c'è veramente nulla. Non so se sia questo il caso. Inoltre, spesso capita di doversi adeguare a ciò che viene scelto dalla maggioranza. Specialmente per i bambini può essere veramente un problema.
Lida: Che str...
Patrizia: mi dispiace ma i professori dovrebbero gestire queste situazioni, fa parte del loro ruolo di educatori, e trovare una soluzione, a costo di prendere la macchina e andare a cercare qualcosa da asporto da portare al ristorante per far mangiare anche la ragazza.
-- Betty: Patrizia concordo in pieno, ma purtroppo sono perle rare coloro che tengono a conto queste situazioni. Però ormai non se ne può più. Insegnanti, educatori, ristoratori devono essere informati. Dovrebbero essere le stesse Ausl di appartenenza a rendere non dico obbligatorio, ma di prassi fare informazione.
-- Marina: Patrizia da insegnante e mamma di una bambina celiaca direi che non si può addossare ai professori la responsabilità, in questo caso... non si tratta di una gita o di un'attività scolastica, le pizzate di solito vengono organizzate direttamente dalle famiglie, o no? I prof al limite vengono invitati. Credo sarebbe una buona idea comunque prenotare in un locale certificato quando c'è un compagno celiaco. Io quando organizzo le uscite e ho in classe alunni celiaci o con altre intolleranze mi informo bene prima, di modo che possano godersi la gita come tutti! Le pizzate finali però sono un mondo a parte
-- Alain: Patrizia oltre ad essere educatore, insegnante, psicologo, motivatore, avvocato, poliziotto, oss, nutrizionista, pacificatore, etc etc.... ora da insegnante devo pure organizzare le pizzatr di classe e gestire le problematiche..... Ma per favore.
Marion: Ultimamente ho discusso di un problema analogo. Io sostengo che un ristorante è un esercizio commerciale pubblico e che un ristoratore che intende gestire un'attività di ristorazione dovrebbe obbligatoriamente frequentare dei corsi di formazione che gli forniscano le informazioni basilari necessarie per soddisfare le esigenze di una clientela variegata e quindi, anche chi ha intolleranze alimentari. Altrimenti è un discrimine. Mi è stato risposto che non esiste una legge che garantisca un diritto del genere. Il mercato è libero.A questo punto il cliente esce dal ristorante e va altrove. Chi non vive le difficoltà di un celiaco difficilmente comprende...ma voi che ne pensate!?
Stefania: Per la prossima volta cerca sempre un referente o il proprietario quando chiami il ristorante!!!
Irene: Mi dispiace veramente e ancora non capisco come alcuni locali dai supermercati , pizzerie, parchi in genere non so', ristoranti ludoteche a finire gelateria ecc insomma chi più ne ha più ne metta non si adeguino quindi creando anche posti di lavoro per gestire queste cose io capisco che non sia semplice, ma ci sono tante persone dall'adulto al bambino e al neonato celiaco e anche intolleranti al lattosio cavolo, si chiede troppo essere considerati, che la gente sembra spaventata non si vuole mettere in queste cose molti bambini esclusi solo perché i genitori non vogliono prendersi la responsabilità di tutto ciò però se parlano dicono vabbè tutto c'è... allora perché se c'è tutto hai paura di invitare un bambino che ha questa situazione se c'è tutto e tutto è semplice forse perché non si sa neanche cosa significa avere un bambino celiaco, (bambino ma che può essere anche un adulto) forse non sai neanche cosa sia contaminazione e non sai neanche come gestirla quindi scegliere la via più semplice escludere è facile!? Si dovrebbe fare più campagna informativa su questi problemi per informare per sensibilizzare sopratutto i giovani incominciando dalle elementari non dico asilo ma potrebbero anche farlo anche all'asilo , anche perché se no' ci saranno sempre "menefreghisti e i cretini" di ogni età come diceva " Lucio dalla".Qualcosa non funziona non hanno agevolazioni forse boh!
Elisabetta: Non ci sono parole!
Salerno: Per me è assurdo potevano rimediare ordinandola da qualsiasi altra parte ma non che non mangiava proprio.. assurdo e ridicolo ..