"Chi nasce in estate o in primavera ha più probabilità di essere celiaco".
Questo, a quanto pare, il risultato di uno studio americano presentato al Digestive Disease Week (DDW). Chi ha realizzato lo studio ipotizza infatti un collegamento tra periodo di nascita e incidenza della celiachia, rimandando a cause ambientali e stagionali.
Ma su che dati si basa quella che sembra essere una notizia piuttosto importante?
Lo studio, realizzato nel Massachussets, ha coinvolto un campione di 382 pazienti celiaci diagnosticati tramite biopsia intestinale. All'interno di questo gruppo i bambini di età compresa tra 15 e 19 anni non hanno mostrato particolari differenze di incidenza della malattia a seconda del mese di nascita. Nei restanti 317 bambini under 15 il 57% era nato tra marzo e agosto, quindi tra primavera ed estate.
Questi dati hanno indotto i ricercatori ad ipotizzare una correlazione tra data di nascita e "possibilità di essere celiaco".
Allo studio però possono senz'altro essere mosse alcune critiche. Anzitutto non si da alcun peso al fatto che negli over 15 il fenomeno non si verifica, il che è già una prova che la correlazione non è quantomeno "necessaria". Inoltre considerando tutto il corpo di soggetti presi in esame, gli over 15 insieme agli under 15, la percentuale di celiaci nati tra primavera ed estate sarebbe del 55%, percentuale che su un campione di appena 382 elementi non ha una rilevanza forte.
Sarebbe poi interessante sapere se il campione è stato scelto con date di nascita uniformi per ciascun mese dell'anno, ma già il fatto che il numero totale, 382, non sia divisibile per 12, il numero dei mesi, né per 4, il numero delle stagioni, la dice lunga sull'effettivo valore di uno studio del genere.