C'è una forte correlazione tra celiachia e depressione. Questo infatti, succede perché tale malattia comporta un cambiamento radicale della propria abitudine di vita e ciò può comportare un risvolto negativo, da un punto di vista psicologico. La depressione è quindi una delle sintomatologie più frequenti quando vi è la diagnosi della celiachia, o anche una reazione nella fase pre-diagnosi. Solitamente, arriva la depressione in quanto i celiaci si rendono subito conto che ci sono una serie di difficoltà per cercare di garantire delle cure adeguate di fronte a questa patologia. Ci sono diversi studi che hanno dimostrato come vi è una stretta correlazione tra celiachia e l'area comportamentale, oltre a quella psicologica. La depressione arriva talvolta, nella fase precedente alla diagnosi, iniziando a scontrarsi con le problematiche di tipo fisico.
Prima ancora della diagnosi, chi è affetto da celiachia può avere delle problematiche più o meno serie da un punto di vista comportamentale. Infatti, i disturbi intestinali che sono frequenti e continui, creano una sorta di senso di inadeguatezza e di precarietà perenne nei confronti della vita. Ecco perché si hanno dei cambi d'umore anche molto repentini. Poi anche altri sintomi contribuiscono a far sorgere dei problemi di celiachia come ad esempio, il mal di testa oppure l'insonnia. I bambini quando si trovano a dover affrontare tali sintomi, generalmente rifiutano il cibo, diventano nervosi e tutte le tensioni si vanno a concentrare su quelli che sono i comportamenti. Lo stato di malessere che difficilmente può essere sopportato in modi differenti. Ma questo è soltanto uno dei passaggi perché, nel momento in cui poi vi è la diagnosi, non vi è una risoluzione immediata, quanto piuttosto la necessità di affrontare nel migliore dei modi questo problema che sarà in grado di cambiare in maniera radicale le abitudini della propria esistenza, dal punto di vista alimentare e non solo.
Con la diagnosi di celiachia le problematiche che ne seguono possono scatenare la depressione. Infatti, la diagnosi innanzitutto, già di per sé non è per niente semplice. Poi anche sapere che c'è una dieta priva di glutine da fare in maniera perenne e senza poter mai prendere una strada alternativa è ovviamente molto fastidioso. Lo stato emotivo diventa quello dello sconforto ed è molto demoralizzante e provoca un abbattimento continuo. La qualità della vita viene eliminata e il cibo diventa soltanto una necessità. Ovviamente, restare informati su quelle che sono le proprie possibilità è importante per combattere questo stato d'animo nonché, essere seguiti anche nella fase della diagnosi da uno specialista, potrebbe essere utile cercare di eliminare questi sintomi. Serve un confronto con esperti psicologi, perché ci si sente come se il mondo vi fosse crollato addosso ed è molto sbagliato. Convivere con la celiachia significa dover limitare la propria qualità della vita ma non è certamente una condanna a morte, quindi bisogna prenderla nel modo giusto, cercando di far sì che le nostre nuove necessità e la vita possano essere esaminate.