Mi ha contattato un ragazzo italiano che sta svolgendo un periodo di volontariato in Turchia e ha voluto far conoscere la situazione turca rispetto alla celiachia facendo da tramite con il presidente del’Associazione per la Convivenza con la Celiachia nel Sudest [della Turchia] Vehsi Coban. Ricevo e pubblico con piacere la sua lettera.
Nel settembre 2008 abbiamo costituito l’Associazione per la Convivenza con la Celiachia nel Sudest [della Turchia], con lo scopo di informare i malati e la società riguardo alla celiachia, di fornire ai malati e alle loro famiglie un’educazione nutrizionale, di supportare le loro esigenze e richieste presso le organizzazione e le autorità pubbliche, e migliorare la qualità delle loro vite.
In un anno e mezzo, la nostra associazione ha fornito informazioni sulla dieta senza glutine, raggiungendo quasi trecento malati a Diyarbakir. Siamo a conoscenza di centinaia di malati in città.
Al fine di informare la pubblica opinione riguardo alla celiachia, abbiamo pubblicato articoli sui giornali locali e partecipato a programmi televisivi.
Negli ospedali e negli studi medici abbiamo distribuito depliant informativi e affisso manifesti per attirare l’attenzione sulla questione della celiachia.
In Turchia, il governo fornisce ai malati di celiachia prodotti di supporto del valore mensile di 70 lire turche [35 euro]. Dal momento che qui un chilo di farina senza glutine costa come minimo 10 lire turche e un pacchetto da 100gr di biscotti senza glutine non meno di 7, risulta evidente che il supporto statale non è sufficiente per venire incontro alle necessità dei malati. Purtroppo, gran parte dei nostri malati è molto povera. La nostra stessa associazione ha difficoltà a pagare l’affitto della propria sede. Cerchiamo e aspettiamo supporto, qualsiasi tipo di contributo, per la nostra associazione e i celiaci. Siamo pronti per una collaborazione in qualsiasi campo.
Cordiali saluti,
Vehsi Coban