La celiachia è un tema ancora sconosciuto al grande pubblico. O almeno questa è la sensazione che si ricava dalla vicenda della bambina morta in sardegna due giorni fa. La morte di Emanuela Carta, bambina celiaca di 10 anni, ha dimostrato che c'è ancora tanto confusione attorno al tema dell'intolleranza al glutine.
Pare che la celiachia sia in quel limbo dove finiscono le malattie di cui si è sentito parlare, ma di cui non si conoscono realmente i dettagli. E ci si illude così di poterne parlare senza informarsi. Questa conoscenza superficiale della malattia se da un lato è scusabile per amici e parenti, non è ammissibile per chi informazione deve farla;
C'è da dire che anche questa volta internet ha dato dimostrazione della superiorità come mezzo d'informazione open. Dall'uscita del comunicato che associava la morte della bambina alla malattia celiaca sono passare solo poche ore perché un secondo comunicato, con interviste ad esperti del settore, ridimensionasse le possibilità che la causa prima della morte di Emanuela potesse essere realmente ed esclusivamente la celiachia.
Rimane però sconcertante l'approssimazione con cui è stato trattato il caso. Sarebbe bastata una semplice ricerca su internet, una rapida e veloce consultazione di wikipedia per constatare che in nessun caso la celiachia è associata direttamente al decesso del malato. La celiachia può portare tantissimi problemi, a volte anche difficilmente associabili alla malattia (da qui la difficoltà della diagnosi), ma renderla una malattia che può avere decorso fatale è fare disinformazione.
Nella giornata di oggi, passata la voglia dell'arrivare primi alla notizia, si è cominciato a ragionare. Alcuni articoli hanno iniziato ad andare a fondo nella notizia. Si è scoperto che il gelato ingerito dalla bambina era privo di glutine e che quindi non poteva essere la sua intolleranza ad averla uccisa. Si è cominciato a pensare che una morte così repentina mal si adattava alla sintomatologia della celiachia. E' venuto inoltre fuori che la bambina soffriva anche di asma.
Un articolo dell'Espresso online, pubblicato oggi, riflette in modo più fretto e lucido sul caso.
E' triste che la celiachia torni di attualità a causa di una notizia come questa, ma speriamo che sia servito almeno ad aumentare l'informazione riguardo a questa intolleranza. La celiachia non è una malattia mortale, ma non è neanche un raffreddore. Può avere conseguenze e anche gravi, ma è una intolleranza che può essere affrontata e che consente di vivere una vita normalissima.
La Redazione