La celiachia nei bambini è più diffusa di quanto si possa immaginare, tra tutte le persone colpisce circa un individuo su 100, i bambini diagnosticati sono almeno 50.000.
I genitori si accorgono generalmente di qualsiasi anomalia possa verificarsi nella normale crescita del piccolo, ma andiamo a capire quali sono i sintomi e i segnali da considerare per diagnosticare la celiachia. Tale malattia autoimmune può manifestarsi anche a partire dai 6 mesi, quando il piccolo introduce nella propria alimentazione anche cibi che possono contenere il glutine.
Circa un terzo dei casi viene interessata da celiachia in questo modo, dopo lo svezzamento. Quando un soggetto è celiaco, il sistema immunitario reagisce se viene ingerito del glutine, andando a danneggiare i villi intestinali. I segnali che possono indicare che il bambino è intollerante al glutine e quindi celiaco sono il vomito, la diarrea e disturbi intestinali che si protraggono per lungo tempo. Anche un aspetto magro ma una continua pancia gonfia può essere un segnale indicativo. Un aspetto evidente può anche essere un arresto della crescita o una scarsa crescita, questa può non essere accompagnata da altri disturbi precedentemente indicati perché magari si tratta di celiachia silente. Occorre sottolineare che, nel caso di celiachia silente, si determinano lo stesso le lesioni intestinali della celiachia classica conclamata.
Per diagnosticare la malattia della celiachia nei bambini si possono fare gli esami del sangue, meno invasivi della biopsia che viene effettuata negli adulti. Dagli esami del sangue si rileva la presenza degli anticorpi specifici in misura di dieci volte superiore ai livelli normali. Il trattamento è unicamente dietetico e consiste nella assoluta eliminazione del glutine dall’alimentazione del bambino, quindi frumento, orzo, segale, farro, kamut. Il sospetto della celiachia deve anche comunque partire sia dall’analisi clinica ma anche dalla familiarità e dalla presenza di eventuali altre malattie autoimmuni.