Quanto facilmente la paura del glutine può diventare neofobia? Se è vero che la dieta senza glutine resta, ad oggi, ancora l'unica terapia che permette di affrontare la celiachia, bisogna però evitare dei comportamenti erronei. La neofobia alimentare è la paura di provare cibi che non si conoscono. Un problema da non sottovalutare: infatti, talvolta questo comportamento potrebbe addirittura scatenare un rapporto errato con il cibo. L'episodio che può diventare problematico è quello della neofobia estrema. Parliamo in un vero e proprio terrore che si prova nell'assaggiare cibi nuovi perchè, in questo caso, si teme che possano contenere glutine. Questa paura può facilmente comportare dei disturbi alimentari ed atteggiamento che si scatena soprattutto nell'infanzia, ma non è raro riscontrarlo anche nella popolazione adulta. Si scatena cioè, la paura di nutrirsi di glutine. Un terrore che può comportare una serie squilibri nutrizionali con una reazione che può avere delle conseguenze, anche da un punto di vista fisico.
Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell'Università delle scienze della vita di Varsavia, in Polonia, pubblicato anche dalla nota rivista “Nutrients”, un gruppo di pazienti celiaci che seguivano una dieta gluten free, e un altro gruppo di coloro che invece non la seguono perchè non affetti da questa patologia, hanno iniziato a seguire lo stesso regime alimentare. I due gruppi successivamente sono stati assegnati ad un test per valutare la neofobia alimentare secondo quella che è la scala di misurazione internazionale e ufficialmente riconosciuta. L'analisi ha fatto emergere che il rischio di iniziare a far emergere il disturbo noto col nome di neofobia, è molto più alto di quello che si potrebbe pensare. Questo riguarda soprattutto coloro che soffrono di celiachia e che temono la presenza del glutine nei nuovi cibi. Un rischio di disturbi alimentari molto alto.
Secondo questo studio e stando al punteggio che è emerso, i soggetti celiaci rispetto a coloro che invece non hanno tale intolleranza, hanno maggiori rischi di far emergere tutti i “sintomi” della neofobia di tipo alimentare. Ovviamente, c'è una paura di sviluppare una reazione del cibo contaminato dal glutine. Coloro che hanno risposto al test infatti, hanno dimostrato di non fidarsi molto delle etichette e hanno temuto, assaggiando nuovi alimenti, di incappare in questo tipo di elemento che potrebbe comportare ogni tipo di problematica connessa all'ingestione di glutine. Ecco perché gli studiosi hanno cercato di far capire da questa evidenza scientifica, che la celiachia può comportare anche disturbi di tipo alimentare molto seri e da non sottovalutare. Infatti, stando anche ai registri sanitari del nord Europa, ed in particolare a quelli svedesi pubblicati nel 2017 su una nota rivista internazionale, è emerso come c'è una relazione bidirezionale tra l'anoressia nervosa e la celiachia. Bisogna affrontare questo tipo di patologia anche sotto l'aspetto emotivo. Coloro che soffrono di celiachia, devono essere sempre sotto una costante attenzione. E' opportuno monitorarne il comportamento in modo tale da cercare di evitare di fargli mettere in campo un regime alimentare troppo restrittivo e che possa essere rischioso per la salute dei pazienti celiaci.