Si terrà a Jesi il 27 gennario, presso la Sala del Lampadario del Circolo Cittadino, il convegno dal titolo Celiachia: conoscerla per riconoscerla, voluto e promosso dalla Fidapa di Jesi e dall’Associazione Italiana Celiachia Marche, con il patrocinio della Scuola di Specializzazione in Scienze dell’Alimentazione dell’Università Politecnica delle Marche.
L’obiettivo dell’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, è quello di informare correttamente e in modo semplice su una condizione la cui incidenza è in continuo aumento e che non interessa più solo l’età pediatrica ma anche l’età adulta e l’anziano.
La Celiachia è una complessa condizione patologica dovuta a fattori genetici ed ambientali. Numerosi sono i sintomi e diversi gli organi e gli apparati che possono essere coinvolti: dal cuore all’occhio, al pancreas, al fegato; dagli organi riproduttivi maschili e femminili (aborti ripetuti, menopausa precoce) all’apparato gastrointestinale (diarrea, dolori addominali, vomito), all’apparato tegumentario (dermatiti, alopecia). Anche il sistema nervoso centrale può essere interessato e si possono anche instaurare stati carenziali di minerali (anemia sideropenica) o di vitamine. Un quadro che migliora e dunque il soggetto torna in un buon stato di salute, solo attuando una rigorosa e corretta dieta senza glutine per tutta la vita.
Tre le sezioni del convegno: la celiachia in età pediatrica – con la partecipazione del Prof. Catassi, della Clinica Pediatrica dell’Università di Ancona e della dottoressa Cristofanelli, pediatra di Jesi – la celiachia in età adulta – con la partecipazione del Prof. Benedetti, Direttore della Clinica di Gastroenterologia dell’ateneo dorico e del dottor Rosati, responsabile dell’U.O.S di Gastroscopia di Jesi. Infine l’alimentazione del celiaco durante la quale la dottoressa Saturni, specialista in scienza dell’Alimentazione, presenterà la dieta del celiaco mentre la dottoressa Monaco, referente Alimentazione Fuori Casa AICMarche, parlerà dell’alimentazione fuori casa. Il soggetto geneticamente predisposto, sviluppa celiachia quando entra in contatto con il glutine (divezzamento). Si scatena la risposta immunitaria tipica della celiachia con conseguente manifestazione delle lesioni della mucosa intestinale. Il tempo che intercorre varia da alcune settimane a molti anni. Sconosciuti sono ancora i fattori responsabili della diversa lunghezza di questo intervallo.
Il glutine, un artefatto proteico, presente negli impasti ottenuti da farine di alcuni cereali (frumento, orzo, segale, farro, kamut, spelta, criticale ed avena) è il fattore ambientale responsabile di questa condizione. Via pasta, pane, biscotti e tutti i prodotti da forno. Questi possono essere sostituiti con i loro equivalenti senza glutine. La farmacia e i punti vendita della grande distribuzione organizzata sono i luoghi dove il celiaco può fare la spesa acquistando prodotti contrassegnati dal logo “Spiga Sbarrata” e/o “Autorizzazione Ministeriale”. Possono anche essere scelti prodotti del libero commercio grazie al supporto cartaceo fornito dall’Assaciazione Italiana Celiachia: il Prontuario degli Alimenti.
Il convegno si conclude un buffet offerto dall’ AICMarche a base di prodotti senza glutine.