"Celiachia: non facciamone una malattia!" - Slow Food Treviso e Libreria Lovat
Due incontri e due cene per conoscere il problema e imparare ad affrontarlo anche al ristorante; Celiachia: se ne parla molto, ma forse se sa ancora troppo poco. E sicuramente sono molti coloro che non sanno di essere interessati dal problema, così come coloro che credono che essere soffrire di celichia non consenta di godere dei piaceri della tavola. Così Slow Food Treviso, in collaborazione con la Libreria Lovat di Villorba, ha programmato due incontri intitolati «Celiachia: non facciamone una malattia!», che si concluderanno proprio a tavola, per dimostrare che affrontare la celiachia significa anche e soprattutto nutrirsi meglio, ma con gusto. Il primo incontro si terrà domenica 29 marzo, alle 18, nello spazio Lovat Lab della Libreria Lovat di Villorba: Francesca Lagonia, Referente regionale Associazione Italiana Celiaci per l'Alimentazione Fuori Casa, e Alfredo Saggioro - direttore di Gastroenterologia dell'Ospedale «All'Angelo» di Mestre - illustreranno diffusione, sintomi e problematiche varie legate a questa intolleranza permanente al glutine. La celiachia, infatti, porta ad escludere dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di farina da ogni piatto. Richiede quindi un forte impegno di educazione alimentare sia per i soggetti interessati sia per chi vive al loro fianco, ma anche per i ristoratori più sensibili che non possono trascurare le esigenze di questi consumatori il cui numero è in costante aumento e che possono accedere ad un gran numero di ricette e soluzioni adatte a soddisfare anche i palati dei gourmand più esigenti e non celiaci. Al termine dell'incontro di domenica 29, infatti, il ristorante Villa d'O di Ponte di Piave (il primo in provincia di Treviso ad aver aderito al Progetto Alimentazione Fuori Casa dell'AIC) offrirà al pubblico della Libreria Lovat alcuni «stuzzichini» ideati per celiaci ma prelibati anche per chi non è coinvolto nel problema, mentre alle 20.30 l'Osteria alla Pasina di Dosson di Casier proporrà una cena senza glutine, il cui menu sposerà felicemente alta ristorazione e attenzione per un'allergia permanente sempre più diffusa e ancora poco conosciuta, anche da chi ne soffre, magari senza saperlo... 18 aprile, poi, un nuovo incontro ed un'altra cena senza glutine saranno proposti al Ristorante Villa d'O di Ponte di Piave, per continuare a parlare di celiachia «senza farne una malattia», come suggerisce il titolo dell'iniziativa. La conferenza del 29 marzo è a ingresso libero. Le cene del 29 marzo e del 18 aprile (costo euro 30) dovranno essere prenotate al fiduciario Slow Food di Treviso, Onorio Peron: cell. 377.1545516 o onorio@slowfoodtreviso.it