Vi siete mai trovati nelle condizioni di dire: e adesso cosa mangio? E adesso come posso gestire i miei pasti? La risposta è più che semplice! Non partire scoraggiati e organizzare un eventuale pranzo al sacco. Le strutture bene o male sono disposte ad accogliere ogni sorta di richiesta da parte di un cliente; ovvio se si tratta di una località straniera dove magari la tipologia di cibo cambia (parliamo ad esempio di africa) bisogna pensare che il nostro bagaglio a mano sarà ricco non di creme solari ma di gustoso pane. Nessun problema su carne e pesce grigliati, frutta e verdura. Mai dimenticarsi però di avvisare il nostro ristoratore dell'importanza di ascoltare le nostre "dritte"!
Posso accennare brevemente di una delle mie tante avventure ... adoro girare, specialmente per montagne. Nel mio zaino non manca mai l'occorrente necessario, tanto meno un comodo fornelletto da campeggio con relativo pentolino e pasta disidratata ai funghi. Non mi sono mai fatta mancare nulla per accumulare energia! nell'estate 2011 il "senza glutine" ha raggiunto i 3647 mt di altitudine.
Mai stata così tanto contenta! E sapete perché? Perché anche se il menù è diverso, il sorriso è internazionale!
Chiara