Da quando è nata la celiachia? In realtà, questa domanda non ha mai avuto una risposta univoca però grazie alle scoperte che si sono verificate nel corso degli ultimi anni, c'è stata la possibilità finalmente di riuscire a capire in che modo questa patologia funzionava, anche 2000 anni fa. Vicino Ansedonia – ovvero in Toscana – è stato ritrovato lo scheletro di una giovane donna che, secondo quelli che sono gli studi effettuati, già duemila anni fa soffriva di celiachia. Probabilmente, si tratta di uno dei primissimi casi ed infatti, è unico tra quelli scoperti, unico al mondo che testimonia quanto la patologia fosse già diffusa duemila anni fa circa. Questa scoperta ha dell'incredibile.
I cereali sono cambiati molto nel corso degli ultimi anni: il profilo degli amminoacidi si è modificato in maniera molto imponente. Infatti, le proteine hanno una qualità molto più bassa rispetto al passato. In passato, parliamo di circa 1000 anni fa, il glutine era molto meno digeribile, era ancora più complesso da digerire, in quanto era molto meno raffinato. Oggi giorno la raffinazione con farina bianca, al resto rende i cereali in genere più digeribili ed equilibrati, anche da un punto di vista squisitamente nutrizionale. Però nonostante questo, continua ancora oggi il problema di digeribilità legato al glutine che era un problema che si verificava già circa duemila anni fa. Un caso da studiare e che potrebbe dare importanti risposte anche sui cambiamenti della natura, della cucina e del corpo umano negli ultimi due millenni.
Il ritrovamento fatto ad Ansedonia in Toscana è lo scheletro di una donna che in pratica ha mostrato che la morte è avvenuta per malnutrizione. Aveva molti gioielli quindi probabilmente proveniva da una famiglia agiata. Nello studio del DNA sullo scheletro, è emerso che c'era questa patologia. Questo perché la donna probabilmente si nutriva di cereali non raffinati e nel lungo periodo questo le ha causato dei problemi fisici fino alla morte. Studiando l'alimentazione delle persone dell'epoca di classe agiata, i cereali erano la base del cibo che veniva dato. Ovviamente quando è arrivato il caso di celiachia e di conseguenza, la persona si nutriva con questi prodotti alla fine, è arrivata la morte. Sullo studio biomolecolare questo è stato ampiamente dimostrato e la scoperta ha cambiato la posizione sulla nascita dell'intolleranza al glutine.
Fino a qualche anno fa la celiachia era di un caso ogni 1000 o massimo 2000 persone mentre oggi invece, ogni 150 persone c'è un caso di celiachia. Questo dipende anche un po' dal fatto che le persone siano molto più facili da fare. Nonostante questo però, stando s quelli che sono i dati dell'Associazione Italiana Celiachia, seppure ci sono 400 mila malati, soltanto 55 mila sono riusciti ad avere una diagnosi certa e seguono una dieta che è in grado di salvargli la vita nel lungo periodo! Ci sono ancora tanti passi che la scienza deve compiere.