L’incidenza della celiachia in Italia è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone. Le diagnosi in pochi anni hanno superato solo nel nostro paese i 75.000 casi. Ogni anno vengono effettuate 5.000 nuove diagnosi e ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo del 9%. Proprio in considerazione della sua elevata prevalenza la celiachia è stata riconosciuta malattia sociale in base alla legge 123/05 dello Stato Italiano con una serie di provvedimenti a tutela della salute dei celiaci.
L’incidenza della celiachia in Italia è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone. Le diagnosi in pochi anni hanno superato solo nel nostro paese i 75.000 casi. Ogni anno vengono effettuate 5.000 nuove diagnosi e ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo del 9%.
Proprio in considerazione della sua elevata prevalenza la celiachia è stata riconosciuta malattia sociale in base alla legge 123/05 dello Stato Italiano con una serie di provvedimenti a tutela della salute dei celiaci. Le malattie determinate da una diagnosi tardiva del morbo celiaco sono importanti e a volte irreversibili, quali osteoporosi, infertilità, aborti ripetuti, diabete mellito, bassa statura nei ragazzi, tiroidite autoimmune, alopecia, epilessia con calcificazioni cerebrali e il temutissimo linfoma intestinale. Non sempre la celiachia si presenta in modo palese, infatti le sue forme cliniche possono essere molteplici. Ecco perché la diagnosi di celiachia è quanto mai importante per impedire le complicanze più gravi e soprattutto può essere effettuata comodamente a casa con dei test per la celiachia.
Durante l’incontro, nell’ambito del Convegno “Celiachia: novità in tema di diagnosi e problemi sociali” tenuto il 15 marzo dal Dott. Umberto Volta - Responsabile dell’Ambulatorio per la diagnosi di celiachia del Sant’Orsola e Presidente dei consulenti scientifici nazionali dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC) - in collaborazione con il Gruppo di Valutazione Esterna di Qualità (VEQ) dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, sono stati approfonditi gli aspetti su cui si basa la diagnosi di celiachia. In particolare si è discusso sull’interpretazione dei test genetici, ai criteri istologici per la lettura della biopsia intestinale (esame ancora indispensabile per la diagnosi attraverso la documentazione della scomparsa dei villi intestinali) e al ruolo dei test sierologici che stanno acquistando importanza sempre maggiore per l’identificazione dei casi di sospetta celiachia da confermare con la biopsia intestinale.
Ovviamente le scoperte prodotte dalla ricerca sono tante e noi cercheremo di tenervi sempre al corrente con tutte le novità sulla celiachia.