IMOLA - Per albergatori e ristoratori del territorio parte la formazione per imparare a cucinare menù privi di glutine e non contaminati da questa proteina, tanto dannosa per le persone affette da malattia celiaca.IMOLA - Per albergatori e ristoratori del territorio parte la formazione per imparare a cucinare menù privi di glutine e non contaminati da questa proteina, tanto dannosa per le persone affette da malattia celiaca. Il progetto è realizzato dal Dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl di Imola, in collaborazione con l'Associazione Italiana Celiachia e grazie ai finanziamenti deliberati dalla Regione Emilia Romagna in attuazione della legge nazionale 123/05, che riconosce la celiachia come "malattia sociale", (1 persona su 100-150 risulta esserne affetto) ed indica, tra l'altro, la necessità di promuovere iniziative atte ad evitare che la dieta senza glutine rappresenti un elemento di esclusione sociale per i celiaci. Formare professionisti della ristorazione in grado di offrire agli eventuali clienti celiaci menù idonei, ossia non contenenti glutine né contaminati dallo stesso, è la risposta più efficace al significativo aumento della domanda da parte dell'utenza celiaca. Il percorso formativo previsto, che prenderà avvio il prossimo 10 dicembre, si compone di una parte teorica, finalizzata all'acquisizione di alcune basilari nozioni di tipo scientifico ed organizzativo e di una pratica incentrata sulle modalità operative finalizzate ad evitare la contaminazione crociata di alimenti destinati ai celiaci con altri alimenti contenenti glutine e alla preparazione di piatti con materie prime prive di glutine. Quest'ultima parte si terrà presso l'Istituto Alberghiero B. Scappi di Castel San Pietro Terme con la docenza di un cuoco dell'Istituto e di un tutor dell'AIC. Grazie al coinvolgimento delle Associazioni di categoria dei ristoratori-albergatori, che hanno rivolto ai loro associati l'invito a partecipare a questo importante progetto di educazione alimentare e sociale, si intende garantire il diritto dei celiaci a poter svolgere una vita sociale priva di ostacoli, ma anche qualificare i professionisti della ristorazione, che avranno un'occasione in cui dimostrare professionalità, competenza e sensibilità alle esigenze del cliente.