La Puglia è al fianco dei malati di celiachia contro il monopolio farmaceutico
L'occasione per annunciare battaglia alle case farmaceutiche che non abbasseranno e liberalizzeranno i prodotti alimentari per gli intolleranti al grano, è stata annunciata da Nichi Vendola, durante la firma di convenzione tra Regione Puglia e Associazione italiana Celiachia. 6.000 i celiaci in Puglia. «Le industrie farmaceutiche non possono pensare di impedire quella liberalizzazione che viene da tutti proclamata come una specie di religione e che poi inciampa ogni volta che grandi corporazioni si frappongono»: lo ha sostenuto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parlando dell’alto costo che hanno i prodotti alimentari per i celiaci che oggi vengono venduti solo nelle farmacie. L'occasione per annunciare battaglia su questo fronte per aiutare i 6.000 celiaci che ci sono in Puglia è stata data a Vendola dalla firma – apposta oggi – della convenzione tra Regione Puglia e Associazione italiana Celiachia di Puglia per l'avvio di un progetto di informazione, formazione e innovazione terapeutica per la celiachia. Mezzo chilogrammo di pasta senza glutine costa in farmacia otto euro. Il malato di celiachia ha a disposizione un buono mensile (circa 1450 euro) che consente l'acquisto di circa 12 chilogrammi mensili di prodotti alimentari, ad esempio tra pasta e farina: un quantitativo – è stato sottolineato – che certamente non fa fronte alle esigenze giornaliere di un ammalto. «In Inghilterra, negli Stati Uniti di America, la pasta per celiaci – ha detto Vendola – si può acquistare in qualunque negozio alimentare, in qualunque ipermercato, da noi si può comprare solo in farmacia e questo costituisce l’oggetto della lotta che farà la Regione Puglia. Oggi la Puglia nella lotta contro la celiachia – ha inoltre ricordato Vendola – è assolutamente all’avanguardia in tutta Italia: lo dicono i dirigenti e i membri dell’importante rete di volontariato esistente in Puglia e credo che continueremo a finanziare la ricerca nei centri medici e, ad esempio, nelle facoltà di agraria delle Università perchè si tratta anche di mettere a punto nuovi alimenti che non sviluppino intolleranza alimentare». «La Regione – ha sottolineato Vendola – continuerà il suo impegno anche con il finanziamento di una grande campagna informativa e pedagogica, e continuerà garantendo ad ogni malato celiaco di non essere mai abbandonato in una condizione di solitudine».