Sono 500 mila i celiaci in Italia e il numero è in continua espansione. Se negli anni ottanta si contava un celiaco ogni due o tre mila abitanti, nei novanta la frequenza era diventata di uno ogni mille e attualmente il rapporto è di uno a 150. Lo scrive il Corriere della Sera. Secondo Maria Teresa Bardella, gastroenterologa responsabile del Centro per la prevenzione e la diagnosi della malattia celiaca della Fondazione policlinico di Milano, solo 70 mila malati oggi sanno di esserlo, cioè uno ogni sette.
La celiachia infatti è un'intolleranza al glutine (il complesso proteico presente nei derivati di grano, segale e orzo) che può essere totale ma anche parziale. In molti casi le persone accusano dei disturbi ma ci mettono anni a identificare il problema. La malattia riduce e in alcuni casi annulla l'assorbimento dei cibi e provoca l'infiammazione dell'intestino.
La produzione di farmaci e alimenti per celiaci è in continua espansione: il sito celiachia.it segnala 967 ristoranti che presentano menù ad hoc, mentre sono almeno 25 gli Autogrill che propongono prodotti adatti a questa intolleranza.
Secondo stime Ims/Nielsen per il mercato farmaceutico il settore vale 110 milioni di euro all'anno (+8% nell'ultimo anno), mentre nei supermercati il fatturato è di 15 milioni di euro (+25% nel 2007). C'è da considerare che il servizio sanitario nazionale rimborsa gli alimenti fino a 140 euro al mese per gli uomini e 99 per le donne.
Nelle università italiane sono attive diverse ricerche sul problema e negli Stati uniti sono già allo studio un vaccino e una pillola tampone.
Alice.it