In questi anni si sono moltiplicate le campagne di sensibilizzazione ed educazione alimentare nei confronti della celiachia, ma anche di altre intolleranze alimentari sempre più diffuse (come quelle per il latte e i latticini, le uova, i lieviti, la soia), il diabete e l’ipertensione.
Allo stesso tempo bar, ristoranti, gelaterie e, più recentemente, B&B, alberghi e altre strutture ricettive e turistiche hanno inserito all’interno dei loro menu prodotti privi di glutine. In generale, il crescente interesse per il biologico e per l’alimentazione naturale hanno ulteriormente avvantaggiato la diffusione di questi prodotti i quali, nella maggior parte dei casi, sono anche prodotti biologici. Il consumo di alimenti più sani, privi di sostanze chimiche, costituisce un valore sempre più riconosciuto dalle famiglie e l’aumento dell’offerta di cibi gluten free, biologici e di elevata qualità, ha permesso di equilibrare la dieta di tutti i componenti del nucleo familiare. Alcune ricerche hanno infatti sottolineato i benefici che una dieta priva di glutine può apportare anche per altre patologie, come l’autismo, o quelle legate al mal funzionamento del sistema immunitario, come artrite reumatoide, sclerosi multipla, tiroiditi.
Aprire un negozio per celiaci e intolleranze alimentari significa dunque avviare un’attività commerciale di sicuro interesse e con buoni spazi di mercato. Spazi confermati non solo dall’effettiva necessità di ampliare l’offerta di alimenti così importanti per la salute, ma anche dalla possibilità di fornire anche servizi utili.
La superficie dei locali del negozio può essere abbastanza ridotta per cui l’investimento per allestire il negozio ed il magazzino, per arredare il punto vendita e per acquistare le attrezzature da lavoro può essere più contenuto rispetto a molte altre attività commerciali. Di conseguenza anche i costi di gestione non sono elevati. Il canone di affitto può essere contenuto, dipende ovviamente dalla città in cui si decide di aprire il negozio; se si decide di aprire in una grande città ci saranno sicuramente affitti più lati e più concorrenza ma anche un più alto numero di persone che visiteranno il nostro negozio. Sicuramente questo tipo di lavoro a Roma, ad esempio, attirerebbe più persone che in un piccolo paese di periferia. A seconda delle dimensioni, di come è organizzato il punto vendita e degli orari di apertura il negozio può essere gestito anche da una sola persona o con un eventuale aiutante part-time. In molti casi i costi del personale possono essere limitati alla sola retribuzione dello titolare.
Il principale fattore di successo di un’attività di vendita di prodotti per celiaci è senza dubbio un elevato livello di qualità prodotti offerti poiché la qualità, la sicurezza e la genuinità sono le caratteristiche che i clienti di negozi di questo tipo ricercano e pretendono. Quindi è bene effettuare un’attenta selezione dei produttori dai quali rifornirsi, assicurandosi che propongano prodotti controllati e sicuri, sottoposti costantemente al monitoraggio dell’AIC e degli altri enti preposti alla certificazione di qualità e conformità e pertanto dotati di marchio che ne testimonia il riconoscimento da parte degli enti di controllo e del Ministero della Salute.
Accanto alla celiachia, esistono numerose intolleranze alimentari ad altri tipi di alimenti, che richiedono l’adozione di particolari diete. Ecco perché una competenza specifica in tema di educazione alimentare e una conoscenza di base della celiachia e delle principali intolleranze alimentari costituiscono un elemento non trascurabile per operare con la necessaria credibilità, condizione fondamentale per il successo dell’attività. Successo che è in gran parte fondato su un rapporto di fiducia con i clienti.
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