Maria Giovanna - scoprire che poi non è così male
“Celiachia”, “intolleranza al glutine”, sono le parole che ti risuonano nella testa; dopo aver scoperto che la causa di tutti i tuoi problemi psico-fisici è solo una proteina presente in alcuni cereali, il glutine!
E ti ritrovi davanti ad un nuovo mondo tutto da esplorare e da comprendere, di cui l’unico indizio che ti viene suggerito per addentrarvisi è: “Seguire una dieta priva di glutine!”
Lasciando stare tutte le nozioni e la terminologia medico-scientifica con cui mi sono andata a scontrare per capire realmente e in modo più approfondito cosa fosse la celiachia, ho iniziato a documentarmi su cosa si intendesse per dieta senza glutine e come seguirla.
Scartare dall’alimentazione quotidiana i cereali che contengono questa proteina dannosa per l’organismo sembrerebbe facile, se solo il grano, sottoforma di farina di frumento, non fosse presente in molte preparazioni culinarie e prodotti alimentari di uso comune quali biscotti, focacce, cornetti, ecc. Ed ecco che ti piomba addosso una realtà che fai fatica ad accettare, ovvero ti ritrovi a dover riorganizzare la tua dieta alimentare per renderla conforme alle necessità del tuo organismo.
Anche se sul mercato ormai ci sono prodotti alimentari privi di glutine pronti a soddisfare qualsiasi palato, passando per la gamma del dolce e del salato, adatti a qualsiasi uso come per la colazione o un breve snack; purtroppo ti ritrovi a fare i conti anche con i prodotti alimentari di uso comune che all’apparenza sembrano innocui, ma in essi si nasconde il glutine.
È il via a mille punti interrogativi, che non avresti mai immaginato: “Ma questo cioccolato contiene glutine?”, “… e questo yogurt?” Fortunatamente con il supporto esterno e il nuovo sistema di etichettatura degli alimenti, facendo un po’ di esperienza, ti riesci ad addentrare in questa giungla di prodotti alimentari che potrebbero o meno essere dannosi.
Un’altra minaccia esterna che ti si presenta davanti è il mondo della ristorazione. Purtroppo non tutti i ristoratori sono ben informati su come trattare un loro ospite celiaco oppure la struttura non è attrezzata per garantire la preparazione di piatti senza glutine. In un primo memento avverti quella strana sensazione di sentirti diverso e in una condizione di disagio. Ma anche in questa situazione con un po’ di pazienza e pratica sono riuscita a cavarmela optando, quando è possibile, per locali che offrono il servizio gluten free, oppure puntando sulla scelta, nel menù proposto, di pietanze che naturalmente non contengono glutine accertandomi che durante la cottura non vengano aggiunte altre sostanza per me dannose.
Quel mondo che in partenza sembrava strano, colmo di privazioni, una condizione che ti obbliga a rivedere le tue abitudini alimentari che spaventa non poco, la sensazione di disagio, posso dire che con il tempo, pratica e molta ma molta pazienza, ho scoperto che poi non è così male!